Amianto nelle scuole, rapporto Inail: oltre 60 morti nell’arco di un ventennio
di Vincenzo Mulè |
Le maestre elementari le più colpite. Con 2.400 istituti ancora a rischio. Insieme alle altre decine di migliaia di edifici pubblici da mettere in sicurezza. Governo sotto accusa... Legambiente: di questo passo necessari non meno di 85 anni per completare le bonifiche
È stato bandito dal nostro Paese da più di vent’anni, ma l’amianto continua a uccidere. Lo attesta il rapporto 2015 del Registro nazionale Mesoteliomi (i tumori provocati dalla sostanza killer).Giunto alla sua quinta edizione, il documento è stato redatto dal Dipartimento di Medicina, Epidemiologia, Igiene del Lavoro e Ambientale dell’Inail e registra i casi di mesotelioma rilevati tra il 1993 e il 2012. Numeri che fanno sempre male e che, purtroppo, continuano a riservare sorprese. Come quella relativa ai decessi registrati nell’ambito professionale dell’istruzione. Ossia, persone che hanno lavorato per anni dentro lescuole. Ebbene, nell’arco dei vent’anni presi in considerazione dallo studio, sono state 63 le persone decedute a causa del terribile tumore maligno causato dall’amianto. Un numero considerevole, se si tiene conto del luogo dell’esposizione, la scuola appunto, che dovrebbe essere libero da qualsiasi tipo di minaccia. Dal rapporto emerge anche che appartiene alle insegnanti di scuola elementare la percentuale più alta di addetti all’istruzione ad aver contratto il male. Ma c’è di più, perché lo studio spiega che per ogni mesotelioma c’è almeno un tumore polmonare da amianto, per cui sarebbero circa 120 le persone impiegate nel settore dell’istruzione decedute per tumori provocati dalla fibra dal 1992 al 2012.
Secondo l’Osservatorio Nazionale Amianto (Ona) sono almeno 2.400 le scuole italiane che registrano la presenza di amianto.In molti ricordano ancora il caso dell‘Istituto “Leonardo Da Vinci” di Firenze, dove erano esposti cartelli che invitavano a camminare con prudenza per non sollevare le fibre di amianto presenti sotto al pavimento. Il sindaco di Firenze era allora Matteo Renzi, l’attuale capo del governo. Un esecutivo, secondo l’avvocato Ezio Bonanni – presidente di Ona onlus – «sordo, cieco e muto sui problemi dell’amianto. Era stata promessa la bonifica e la messa in sicurezza degli istituti scolastici, compresi quelli di Firenze, ed invece ancora non si vede niente. Erano state promesse misure adeguate, anche per i lavoratori esposti e vittime dell’amianto: registriamo invece il completo e totale immobilismo del governo con tanta gente ancora esposta alla fibra killer».
Secondo l’Osservatorio Nazionale Amianto (Ona) sono almeno 2.400 le scuole italiane che registrano la presenza di amianto.In molti ricordano ancora il caso dell‘Istituto “Leonardo Da Vinci” di Firenze, dove erano esposti cartelli che invitavano a camminare con prudenza per non sollevare le fibre di amianto presenti sotto al pavimento. Il sindaco di Firenze era allora Matteo Renzi, l’attuale capo del governo. Un esecutivo, secondo l’avvocato Ezio Bonanni – presidente di Ona onlus – «sordo, cieco e muto sui problemi dell’amianto. Era stata promessa la bonifica e la messa in sicurezza degli istituti scolastici, compresi quelli di Firenze, ed invece ancora non si vede niente. Erano state promesse misure adeguate, anche per i lavoratori esposti e vittime dell’amianto: registriamo invece il completo e totale immobilismo del governo con tanta gente ancora esposta alla fibra killer».
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