Riportiamo uno tra i tanti articoletti della
stampa borghese indiana online sull'apertura della settimana di protesta indetta
dal Partito Comunista dell'India (Maoista). In questo, come in generale negli
articoli della stampa di regime, anche senza volerlo, usando parole e concetti
che confondono i fatti veri, si mette comunque in risalto la forza che ha
acquisito la lotta rivoluzionaria in India.
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VISAKHAPATNAM: Con l’appello alla
settimana di protesta dei maoisti contro i falsi scontri, gli arresti illegali e presentati come false rese
da parte della polizia, la paura ha bloccato la zona chiamata Agenzia Visakha e
anche i tribali che hanno addirittura timore di andare anche ai mercati
settimanali. Anche le notizie della formazione della nuova divisione [militare
dell’esercito popolare di liberazione] e delle recenti visite da parte dei
leader del comitato centrale nei distretti di Visakha e dell’est di Godavari
hanno messo in allarme le forze di sicurezza. In vari luoghi dell’Agenzia
Visakha martedì i mercati settimanali avevano un aspetto desertico.
Mentre molti sospetti informatori
sono rimasti nei villaggi, membri simpatizzanti e della milizia non si sono
arrischiati a uscire di casa perché temevano di essere arrestati dalla polizia.
Secondo alcune fonti, quelli che sono sulla lista dei Naxaliti, quelli da
colpire, tra cui alcuni rappresentanti del popolo e leader politici, si sono
già trasferiti in luoghi più sicuri temendo attacchi maoisti. “Il movimento dei
rossi è visibile in molti punti nell’area dell’Agenzia e potrebbero passare ad
azioni violente per far notare la loro presenza”, ha detto al Times Of India un
ufficiale di polizia nella zona dell’Agenzia. Il direttore generale della
polizia di stato Jasti Venkat Ramudu ha incontrato i funzionari dell’Agenzia
Visakha discutendo delle azioni da intraprendere per contrastare il gruppo
messo al bando. Egli comunque ha detto ai giornalisti che il problema dei
maoisti nell’area era sotto controllo.
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