Una compagna del
Movimento Femminista Proletario Rivoluzionario di
Palermo denuncia quanto accaduto mentre di sera stava
rientrando a casa. Era circa mezzanotte, le strade un po' vuote, al
centro città. Ferma ad un semaforo rosso accosta vicino all'auto
una moto di media cilindrata che arrivava di corsa da cui scende una
ragazza che comincia a camminare affannata nella direzione opposta
alla moto, il conducente della moto comincia a gridare verso la
ragazza “vieni qui TI AMMAZZO vieni qui” mentre la ragazza
continua ad allontanarsi.
Il giovane (circa 20/25
anni) gira allora la moto e le va contro investendola, scende dalla
moto e comincia a picchiarla A quel punto la compagna scende dalla
macchina e va contro il ragazzo “bastardo” per bloccarlo gridando
“NON ALZARE LE MANI NON HAI DIRITTO DI METTERLE LE MANI ADDOSSO”
mentre un’altra coppia si ferma e la donna si unisce alla compagna
contro il giovane violento... che cerca di picchiare la ragazza anche
con il casco... la ragazza nel frattempo riesce a svincolarsi dal
giovane violento e si allontana dal bastardo cercando di chiamare
qualcuno della famiglia... nel mezzo del marasma arrivano nel
frattempo due macchine di polizia, forse di passaggio o chiamate da
qualcuno dei palazzi, sentite le urla, da cui scendono 5 poliziotti
di cui una donna che resta in disparte per tutto il tempo... la
compagna grida verso di loro che si devono portare quel “bastardo”
che ha ripetutamente picchiato la giovane colpendola anche con il
casco, l'unica a denunciare il fatto accaduto mentre la giovane
picchiata impaurita restava ammutolita e l'altra donna intervenuta
contro il bastardo restava ma non parlava.
Uno dei poliziotti che
si frapponeva tra la compagna e il giovane picchiatore ha quindi
iniziato a dire alla stessa di andarsene immediatamente “altrimenti
la facciamo andare via noi”, la
nostra compagna giustamentre reagisce contro i poliziotti denunciando
ad alta voce che stavano tutelando il giovane violento tanto
che lo stesso si sentiva legittimato a continuare a
minacciare “VOI POLIZIOTTI STATE AVALLANDO QUESTA VIOLENZA anziché
ARRESTARE IL BASTARDO, LO PROTEGGETE COME SAPETE FARE SEMPRE VOI, SONO
TANTI CASI O LE DENUNCE DI DONNE SU CUI VOI NON FATE NIENTE FINO A
CHE LE DONNE SONO UCCISE... a quel punto il poliziotto molto
incavolato per le parole della compagna le dice con tono aggressivo
che se non se ne fosse andata l'avrebbe denunciata "per disturbo
della quiete pubblica”, la
compagna gli risponde che non le faceva alcuna paura
“PAGHERETE CARO E TUTTO PRIMA O POI E NOI DONNE SAREMO IN PRIMA
LINEA... il poliziotto si avvicina e cerca di toccarla, la compagna
lo respinge con forza mentre a questo punto anche l'altra donna che
era intervenuta prima iniziava a parlare anche lei contro quei
poliziotti che non riescono ad intimidire la compagna… la ragazza
picchiata purtroppo poi non ha voluto sporgere denuncia contro il
giovane violento...
Quanto successo ci fa
capire ancora di più come la violenza reazionaria e sessista di
questo Stato borghese è profonda diramandosi in ogni campo e
utilizzando ogni braccio di esso...
Solo la lotta di noi
donne, diretta e autorganizzata, contro questa violenza sistemica che
rende sempre più marcia questa società in tutti i suoi aspetti ci
rafforza, può incoraggiare le altre donne ad unirsi nella lotta
doppia contro una società che può essere soltanto rovesciata!
Mfpr
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