Red Hamburg sul 1 maggio rivoluzionario
Dal punto di vista dei rivoluzionari, 1
maggio 2015 ad Amburgo è stata una vittoria politica. Confrontarsi
con la borghesia, il suo stato e delle istituzioni, nonché con il
revisionismo è realtà di tutti i giorni per il proletariato in
lotta. Se subisce sconfitte temporanee, perché le sue forze sono più
deboli di quelle nemiche, ciò non dimostra altro che la necessità
di sviluppare le sue forze. Che la il corteo sia stato interrotto in
Feldstraße non significa che la lotta non abbia avuto successo.
Anzi. Il bilancio del 2014 “Abbiamo combattuto insieme. Molti
diversi tipi di persone. Gente del quartiere insieme ai Punk,
comunisti insieme agli anarchici, lavoratori insieme agli studenti,
tutti insieme contro gli oppressori”, la valutazione che “Il
mondo della povertà estrema si leva contro il mondo della ricchezza
mostruosa ... Hanno un mondo migliore nella loro testa e un odio
feroce nei loro cuori” si sono dimostrati giusti e la chiamata a
“Non lasciare che le sanguisughe mantengano intatto il loro
paradiso” (dall’appello della Lega Contro l’Aggressione
Imperialista) è stata raccolta.
Prima di tutto occorre guardare alla
situazione politica di Amburgo prima del 1° maggio 2015. È diversa
dal quella del 2014. C’erano meno tensioni. La lotta dei rifugiati
di “Lampedusa ad
Amburgo”, che si era impetuosamente sviluppata prima del 1° maggio 2014, investendo quasi tutta la città; le manifestazioni contro “zone a rischio”, intorno al capodanno; la manifestazione “Flora” del 21 dicembre e la manifestazione del Walpurgis indetta dalla coalizione Rise Up!; tutte queste lotte sviluppate prima e in prossimità a del 1 maggio 2014 quest’anno mancavano.
Amburgo”, che si era impetuosamente sviluppata prima del 1° maggio 2014, investendo quasi tutta la città; le manifestazioni contro “zone a rischio”, intorno al capodanno; la manifestazione “Flora” del 21 dicembre e la manifestazione del Walpurgis indetta dalla coalizione Rise Up!; tutte queste lotte sviluppate prima e in prossimità a del 1 maggio 2014 quest’anno mancavano.
Il 1° maggio rivoluzionario ha dovuto
affrontare la sete di vendetta della classe dominante dopo la grande
vittoria del 2014. Il nemico non poteva permettere il ripetersi di
quella vittoria. Perciò ha messo in campo tutto il possibile contro
il 1° maggio rivoluzionario e i suoi organizzatori.
Una cosa che ad Amburgo sanno tutti è
che c’era un’iniziativa concomitante organizzata lo stesso
giorno. Sicuramente tanti amici e compagni si fanno domande su questo
ma, dato che il nemico di classe cercherebbe di trarne vantaggio, non
vogliamo discutere qui la questione.
Per questa e molte altre ragioni c’era
ancora più forte la necessità di mobilitarsi. È importante che si
sia lavorato tanto. I manifesti sono stati affissi in quasi tutti i
quartieri della città erano, ad Altona, Barmbek, Bergedorf,
Billstedt, Dulsberg, Eidelstedt, Eimsbüttel, Harburg, Corno, Lurup,
Mümmelmannsberg, Neuwiedenthal, Ottensen, St. Pauli, Steilshoop,
Sternschanze, Veddel, Wandsbek e Wilhelmsburg. Uno degli slogan della
manifestazione, “Viva la solidarietà internazionale!” è
risuonati durante gli scontri per tutta la notte, e questo ne
dimostra il successo. Sono inoltre state fatte scritte e murales.
Oltre alle due video-clip ufficiali della Lega Contro l'Aggressione
Imperialista, ne sono state fatte molte altre, tra cui vogliamo
sottolineare “1.Mai 2015 a Amburgo - Frauen und kämpft wehrt
euch!”, perché, per quanto ne sappiamo, è la prima volta che un
collettivo di donne ha lanciato un appello il 1° maggio
rivoluzionario ad Amburgo.
Come ogni anno, la giornata di lotta
del proletariato internazionale ad Amburgo è inizia con la
partecipazione del BGIA come spezzone internazionalista alla
manifestazione dei sindacati. Con circa mille partecipanti in tutto,
è stato lo spezzone più grande della manifestazione, come negli
ultimi anni. Vi si sono uniti diverse organizzazioni turche, ADGH,
ADHK, ATIK, il fronte popolare, Partizan, YDG e Yeni Kadin,
organizzazioni Iraniane, latino-americane, palestinesi e
rivoluzionari e antimperialisti tedeschi da Amburgo e in altre parti
della Germania. Lo spezzone è stato ciòà che deve essere:
“Espressione viva della fusione più profonda con coloro ... che
lottano centri della tempesta della rivoluzione mondiale: i partiti e
organizzazioni rivoluzionarie provenienti da Africa, Asia e America
Latina” (Appello della Lega contro Aggressione Imperialista). Alla
fine della manifestazione il blocco Rise Up!, con qualche centinaio
di manifestanti ha aggirato i cordoni della polizia e ha fatto un
corteo spontaneo sostenuto dai quelli del blocco internazionalista.
Il corteo del 1° rivoluzionaria maggio
è iniziato alle 18 in Feldstraße, come negli ultimi anni. Primo,
vogliamo citare il resoconto della sezione di Amburgo dei “Gruppi
contro Nazione e Capitale”: “Abbiamo distribuito tra mille e
duemila volantini al concentramento del 1° maggio rivoluzionario
alla stazione della metropolitana di Feldstraße. Abbiamo avuto
alcune discussioni al nostro banco di pubblicazioni e venduto molti
libri e opuscoli, per esempio nostra critica al socialismo reale al
maoismo.
Il livello di disciplina e
organizzazione di SoL e alleati per ciò che riguarda la
mobilitazione e l'incredibile violenza della polizia sono stati
impressionanti. Nonostante la manifestazione concorrente hanno
mobilitato più di due mila persone (dispersisi rapidamente dopo la
carica della polizia). Sono riusciti a resistere anche contro forze
numericamente superiori di una polizia estremamente violenta. È
stato spettacolare. Dimostra quanto possa essere efficace anche un
piccolo gruppo se si basa sulla disciplina di quadri e non è solo un
gruppo di teppisti”. Altri hanno parlato di circa 1.500
partecipanti. Il numero diffuso dalla polizia attraverso i media
borghesi, 750, è deliberatamente una sottovalutazione.
L’intenzione della reazione verso la
manifestazione del 1° maggio rivoluzionario era di schiacciarla con
tutti i mezzi. Fin dall’inizio,l’hanno attaccata “con tutto
quello che avevano, ed era molto” (Hamburg-Journal 01/05/2015). I
manifestanti sono stati caricati, bastonati, attaccati con spray al
pepe, da polizia a cavallo, quattro cannoni ad acqua e due blindati.
Ciononostante, i manifestanti hanno resistito e la bandiera rossa ha
sventolato in prima fila per tutto il tempo. Erano sostenuti da
contingenti provenienti da altre parti della Germania, specialmente
dal Nord Reno-Westfalia, che hanno avuto un ruolo importante nel dare
un carattere combattivo alla manifestazione. Vogliamo evidenziare che
il contributo del blocco anarchico, che ha partecipato alcune
centinaia di militanti al 1° maggio rivoluzionario, non è da
sottovalutare. Si è sciolto senza alcun spirito di parte per
sostenere le prime file della manifestazione contro la polizia che
attaccava.
Di fronte ai massicci attacchi, la
maggior manifestanti non ha moastrato esitazioni e i media borghesi
hanno scritto di: “drammatiche scene di violenza”, “comportamento
estremamente aggressivo” “Ancora e ancora ... scontri a St.Pauli,
Sternschanze e Altona” (Hamburger Abendblatt, 04-05-2015); “triste
tradizione”, “rivoltosi scatenati”, "hanno lanciato
petardi, pietre e bottiglie e attaccato con aste e pali di segnali
stradali” (BILD, 04-05-2015); “massicci attacchi massicci contro
le forze di polizia”, “pioggia di pietre e bottiglie”, “reparti
anti-sommossa e polizia a cavallo hanno dispersi una folla rabbiosa,
ma non senza resistenza”;”scontri a Feldstraße “, (Die Welt,
2015/04/05), “orgia di scontri”, “disordini relativamente di
massa”, “scontro della stessa intensità dello anno scorso"
(probabilmente con meno di un quarto dei partecipanti!), “cassonetti
dati alle fiamme”, “violenza eccessiva” (NDR: 2015/03/05). È
stato quel che scriveva l’Appello: “La nostra strada non è la
riconciliazione e la pace col vecchio. La nostra via è la ribellione
contro tutto ciò che è reazionario. Non deve essere diversamente.
Non potrebbe essere diversamente. Vogliamo la lotta contro la
borghesia imperialista, il suo stato, i suoi partiti e le sue
istituzioni. Su questa base saremo in strada il 1 ° maggio, anche
nel 2015.” Questa battaglia ha mostrato che i problemi e ostacoli,
differenze e le contraddizioni possono essere superati con coraggio e
determinazione nella lotta contro lo Stato e la sue istituzioni
armate. Tutti quelli che si sono battuti di fronte a una schiacciante
superiorità delle forze del terrore di stato pesantemente armate,
meritano il nostro rispetto. Denunciamo con forza la forza brutale
del nemico contro le masse. Per illustrare quanto sia stata dura
questa violenza era, citiamo il rapporto di “Actionmedics Amburgo”:
“... uno dei cavalli della polizia scalciava e ha spinto un
paziente con le schiena contro le barriere di metallo, dopo ripetuti
calci il cavallo è stato portato a colpire con uno zoccolo il volto
di un paziente ... il paziente ha riportato ferite di gravità da
media ad alta”. I Twitter riferiscono di otto persone ferite
gravemente in Feldstraße, fino alle 20.
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