martedì 12 maggio 2015

pc 12 maggio - Comunicato Partito Comunista dell’INDIA (Maoista)

Partito Comunista dell’INDIA (Maoista)
Comitato Di Zona Speciale Dandakaranya
Comunicato stampa
6 maggio 2015
Appello al popolo a battersi contro la nuova forma di Salva Judum e le organizzazioni di supporto di Green Hunt, Salva Judum 2


Il 5 maggio, Chavindra Karma, figlio di Mahendra Karma, morto nell’attacco dell’EPGL a Jeeramghati, e uno dei capi del primo Salva Judum e, Chaitram Attami, insieme ad altri goonda, hanno annunciato il lancio del Salva Judum-2, per la “pace” e lo “sviluppo” del Bastar, e hanno formato il Vikas Sangharsh Samiti”. Questo salva Judum-2 non è altro che un’organizzazione goonda assassina pagata dal governo fascista hindutva del BJP, costruita dalla famiglia Karma, del Congresso, e dai goonda del BJP ed altri nemici del popolo. In realtà è una nuova forma del vecchio Salva Judum, organizzazione di supporto di Green Hunt. Prima Jan Jagaran, Salva Judum, Green Hunt, ora Salva Judum-2 Tutti questi abhiyan non sono che campagne per reprimere il popolo.
In nome della pace e dello sviluppo, Salva Judum-2 serve a svendere la proprietà naturali di proprietà dello Stato ai capitalisti nazionali ed esteri. Serve ad eliminare il nascente potere popolare, il governo rivoluzionario popolare, il Sarkar Janathana, che sta lavorando per l’autosufficienza e uno sviluppo autentico per il popolo del Dandakaranya. Serve ad intensificare la campagna repressiva militare e fascista contro le masse scatenata dallo Stato. Nella storia del movimento rivoluzionario degli ultimi 35 anni, le eroiche masse del Bastar hanno resistito con coraggio a tante campagne repressive di ogni tipo. Allo stesso modo sconfiggeranno anche il salva Judum-2. Il movimento rivoluzionario e la guerra popolare si vendicheranno di questo nuovo Jan Jagaran come già hanno fatto con Mahendra Karma e gli altri goonda di Salva Judum.
Il nostro partito chiama le masse in lotta del Dandakaranya a opporre una strenua resistenza al Salva Judum-2, contando sull'esperienza e le lezioni della lotta al primo Jan Jagaran Abhiyan e Salva Judum. Facciamo appello alle masse del Bastar, principalmente gli adivasi, a tenersi pronti a battersi contro una campagna repressiva anti-popolare che li vuole deportare dal loro jal jungle & zameen e a restare vigili contro chiunque ne sarà parte. Questa campagna è un pericolo mortale per tutto il popolo del Bastar, adivasi e non. Facciamo perciò appello a tutte le organizzazioni sociali, adivasi e non adivasi, al sarva adivasi Samaj e sarva Samaj a stare non solo alla larga da questa campagna contro il popolo, ma ad opporvisi con forza. Per classi le classi dirigenti sfruttatrici, pace significa fare silenzio su chi porta violenza, rapina, atrocità, sfruttamento e repressione contro il popolo. Sviluppo significa distruzione, distruzione totale del popolo.
Per i governi, sviluppo significa lo sviluppo dei grandi gruppi industriali nazionali ed esteri, sviluppo per i latifondisti, sviluppo per chi ha il potere e i loro burocrati. Per loro, sviluppo significa grandi industrie, grandi progetti, grandi dighe, zone economiche speciali, corridoi industriali, impianti atomici, vigilanza aerea, basi militari, scuole di addestramento militari, strade, autostrade, alberghi a 5 stelle, grattacieli, torri di comunicazione, banche, stazioni e campi di polizia, nient’altro.
Sviluppo significa deportazione delle popolazioni. Il nostro partito sa bene che il vero sviluppo è cibo, vestiario, acqua, case, terra, istruzione, salute, lavoro, irrigazione e tutti gli altri servizi fondamentali per la maggior parte del popolo del paese. L’amara esperienza del primo Jagaran Jan del 1990-91, del secondo Jan Jagaran Abhiyan del 1997-98, del Salva Judum organizzato scatenato dai militari nel giugno 2005 e proseguito per quattro anni, della campagna repressiva militare fascista in tutto il paese Green Hunt iniziata nel 2009 e tuttora in corso, è fatta di innumerevoli atrocità contro il popolo, omicidi, massacri, falsi scontri, attacchi, atrocità sessuali contro le donne, razzie, incendi, arresti ingiustificati, carcerazioni che durano una vita, distruzione di centinaia di villaggi, deportazioni in campi di concentramento chiamati campi di accoglienza. In realtà non sono che installazioni strategiche.
La migrazione di più di centomila persone dal Bastar al Telangana e Orissa in fuga dal terrore, decine di migliaia di profughi costretti a rifugiarsi nella foresta e tanto altro ancora sono cose che i popoli, non solo del Bastar, anche del paese e del mondo, conoscono bene. Migliaia di giovani adivasi sono stati costretti a diventare collaborazionisti del governo per paura, ricatto e avidità. È come se li costringessero a strapparsi gli occhi con le loro mani. Ricordiamo che anche il primo Salva Judum fu spacciato come una campagna di pace. Il movimento e la guerra popolare hanno resistito con forza a tutte queste campagne e continuano a resistere. Intellettuali progressisti e democratici, scrittori, insegnanti, avvocati, giornalisti hanno fatto sentire la loro voce contro la campagna repressiva militare, fascista, pianificata, Salva Judum e sono scesi in strada. Hanno intrapreso una battaglia legale. Così è diventato inevitabile E il governo fermare Salva Judum. Sotto la guida del partito, l’EPLG, i sarkars janathana, le organizzazioni di massa e le masse stanno facendo sacrifici incalcolabili per resistere all’attuale Operazione Green Hunt.
Le organizzazioni proletarie, i partiti e organizzazioni maoiste, le organizzazioni per i diritti umani, intellettuali, persone e testate progressiste e democratiche di tutto paese e del mondo si stanno facendo avanti come mai prima per protestare contro la campagna repressiva fascista e a sostegno alla guerra popolare in India. Ci appelliamo agli intellettuali, scrittori, insegnanti, avvocati, giornalisti, organizzazioni dei diritti umani, progressisti e democratici di tutto paese e del mondo a mobilitarsi per protestare contro la campagna anti-popolare, fascista e pianificata, a far sentire la propria voce e farsi avanti a difesa del jal jungle & zameen, delle risorse naturali, dell’ambiente, e per la sopravvivenza dell’identità adivasi. I collaborazionisti che si sono uniti alle forze governative per paura o per avidità, hanno fatto per un po’ il loro lavoro contro il popolo, poi hanno compreso il loro errore e si sono arresi al popolo.
Hanno chiesto scusa per i loro errori e vivono con il popolo. I nostri partito fa appello e vuol dare a chi che per propria debolezza, avidità o ricatto, si è messo contro il movimento popolare, la possibilità di incontrare il popolo, ammettere i propri errori, chiedere scusa e vivere una vita normale e serena. Il nostre partito chiama l’EPGL a portare gli elementi anti-popolari, i nemici del popolo e i rinnegati davanti ai tribunali popolari e a prendere le misure necessarie.




(Gudsa Usendi)
Spokesperson,
Central Committee, CPI (Maoist)



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