Partito
Comunista dell’INDIA (Maoista)
Comitato
Di Zona Speciale Dandakaranya
Comunicato
stampa
6 maggio 2015
Appello
al popolo a battersi contro la nuova forma di Salva Judum e le
organizzazioni di supporto di Green Hunt, Salva Judum 2
Il
5 maggio,
Chavindra Karma,
figlio di Mahendra
Karma, morto
nell’attacco dell’EPGL a Jeeramghati, e
uno dei capi
del primo Salva Judum e,
Chaitram Attami,
insieme ad altri
goonda, hanno
annunciato il lancio del
Salva Judum-2,
per la “pace”
e lo “sviluppo”
del Bastar, e
hanno formato il
“Vikas
Sangharsh
Samiti”. Questo
salva Judum-2
non è altro che
un’organizzazione
goonda assassina
pagata dal governo fascista hindutva
del BJP,
costruita dalla famiglia
Karma, del Congresso,
e dai
goonda del BJP
ed altri nemici del popolo.
In realtà è
una nuova forma
del vecchio Salva Judum,
organizzazione di
supporto di Green Hunt. Prima
Jan Jagaran,
Salva Judum,
Green Hunt, ora
Salva Judum-2
Tutti questi
abhiyan non sono
che campagne per
reprimere il popolo.
In
nome della pace e
dello sviluppo, Salva
Judum-2
serve a svendere
la proprietà
naturali di proprietà dello Stato ai
capitalisti nazionali
ed esteri. Serve ad eliminare il
nascente potere popolare,
il governo rivoluzionario popolare,
il Sarkar
Janathana, che
sta lavorando per
l’autosufficienza e uno
sviluppo autentico
per il popolo del Dandakaranya.
Serve ad intensificare
la campagna repressiva
militare e
fascista contro
le masse
scatenata dallo Stato.
Nella storia del
movimento rivoluzionario degli
ultimi 35 anni, le eroiche masse
del Bastar hanno
resistito con coraggio a tante campagne
repressive di
ogni tipo. Allo stesso modo
sconfiggeranno anche il
salva Judum-2.
Il movimento rivoluzionario
e la
guerra popolare si vendicheranno
di questo nuovo Jan Jagaran come
già hanno fatto
con Mahendra
Karma e
gli altri goonda
di Salva Judum.
Il
nostro partito chiama le masse
in lotta del
Dandakaranya a
opporre una strenua resistenza
al Salva Judum-2,
contando sull'esperienza
e le lezioni
della lotta al primo
Jan Jagaran
Abhiyan e
Salva Judum.
Facciamo appello
alle masse del Bastar,
principalmente
gli adivasi, a
tenersi pronti a battersi contro una
campagna repressiva anti-popolare
che li
vuole deportare dal loro
jal jungle & zameen e
a restare vigili contro chiunque ne sarà
parte. Questa
campagna è un
pericolo mortale per tutto il popolo del Bastar, adivasi
e non.
Facciamo perciò appello
a tutte le organizzazioni sociali, adivasi
e non adivasi,
al sarva adivasi
Samaj e sarva
Samaj a
stare non solo
alla larga da
questa campagna
contro il popolo,
ma ad opporvisi con forza.
Per classi le classi dirigenti
sfruttatrici,
pace significa
fare silenzio su
chi porta
violenza, rapina,
atrocità,
sfruttamento e
repressione contro
il popolo. Sviluppo
significa distruzione,
distruzione
totale del popolo.
Per
i governi,
sviluppo significa
lo sviluppo dei grandi
gruppi industriali
nazionali ed esteri,
sviluppo per
i latifondisti, sviluppo
per chi ha il potere e i loro burocrati.
Per loro, sviluppo significa
grandi industrie,
grandi progetti,
grandi dighe,
zone economiche speciali,
corridoi industriali,
impianti atomici,
vigilanza aerea,
basi militari,
scuole di addestramento militari,
strade,
autostrade,
alberghi a
5 stelle, grattacieli,
torri di comunicazione,
banche, stazioni
e campi di
polizia, nient’altro.
Sviluppo
significa deportazione
delle popolazioni.
Il nostro partito
sa bene che il vero sviluppo
è cibo,
vestiario, acqua, case,
terra,
istruzione,
salute, lavoro,
irrigazione e
tutti gli altri servizi fondamentali per
la maggior parte del popolo del paese.
L’amara
esperienza del primo
Jagaran Jan del
1990-91, del
secondo Jan
Jagaran Abhiyan
del 1997-98,
del Salva Judum
organizzato
scatenato dai militari nel
giugno 2005 e
proseguito per
quattro anni, della campagna repressiva
militare fascista
in tutto il paese Green Hunt
iniziata nel
2009 e tuttora in corso, è
fatta di innumerevoli atrocità
contro il popolo,
omicidi, massacri,
falsi scontri,
attacchi,
atrocità sessuali
contro le donne,
razzie, incendi,
arresti
ingiustificati,
carcerazioni che durano una vita, distruzione
di centinaia
di villaggi, deportazioni
in campi di concentramento chiamati campi
di accoglienza. In
realtà non sono
che installazioni strategiche.
La
migrazione di più di centomila persone dal Bastar al Telangana e
Orissa in fuga dal terrore, decine di migliaia di profughi costretti
a rifugiarsi nella foresta e tanto altro ancora sono cose che i
popoli, non solo del Bastar, anche del paese e del mondo, conoscono
bene. Migliaia di giovani adivasi sono stati costretti a diventare
collaborazionisti del governo per paura, ricatto e avidità. È come
se li costringessero a strapparsi gli occhi con le loro mani.
Ricordiamo che anche il primo Salva Judum fu spacciato come una
campagna di pace. Il movimento e la guerra popolare hanno resistito
con forza a tutte queste campagne e continuano a resistere.
Intellettuali progressisti e democratici, scrittori, insegnanti,
avvocati, giornalisti hanno fatto sentire la loro voce contro la
campagna repressiva militare, fascista, pianificata, Salva Judum e
sono scesi in strada. Hanno intrapreso una battaglia legale. Così è
diventato inevitabile E il governo fermare Salva Judum. Sotto la
guida del partito, l’EPLG, i sarkars janathana, le organizzazioni
di massa e le masse stanno facendo sacrifici incalcolabili per
resistere all’attuale Operazione Green Hunt.
Le
organizzazioni proletarie,
i partiti e organizzazioni maoiste,
le organizzazioni per i diritti umani,
intellettuali, persone e testate progressiste
e democratiche di
tutto paese e del
mondo si stanno
facendo avanti come mai prima per
protestare contro la campagna
repressiva fascista
e a sostegno
alla guerra
popolare in
India. Ci
appelliamo agli
intellettuali, scrittori,
insegnanti,
avvocati,
giornalisti,
organizzazioni dei diritti umani,
progressisti e democratici di tutto paese e
del mondo a mobilitarsi per protestare
contro la
campagna anti-popolare,
fascista e pianificata, a far sentire la
propria voce e
farsi avanti a
difesa del jal
jungle & zameen, delle risorse
naturali,
dell’ambiente, e per la sopravvivenza
dell’identità adivasi.
I collaborazionisti che si sono uniti
alle forze
governative per
paura o per avidità,
hanno fatto per un po’ il loro lavoro contro
il popolo, poi hanno compreso
il loro errore e si
sono arresi al popolo.
Hanno
chiesto scusa
per i loro errori
e vivono
con il popolo. I
nostri partito
fa appello e vuol dare a chi che
per propria
debolezza, avidità o
ricatto, si è
messo contro il
movimento popolare, la possibilità
di incontrare il popolo,
ammettere i
propri errori, chiedere scusa
e vivere una
vita normale e
serena. Il nostre
partito chiama
l’EPGL a portare gli
elementi anti-popolari,
i nemici del popolo
e i rinnegati
davanti ai
tribunali popolari
e a prendere
le misure necessarie.
(Gudsa Usendi)
Spokesperson,
Central Committee, CPI (Maoist)
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