mercoledì 10 ottobre 2012

pc 10 ottobre: I PROVVEDIMENTI DEL GOVERNO: STABILITA' PER LORO, "INSTABILITA'" PER NOI!

La "legge di stabilità" che il governo Monti sta preparando vuole dare sicuramente "stabilità" all'economia di questo sistema capitalista ma dà un'altra mazzata-scossone per i lavoratori, gli studenti, le masse popolari, attraverso nuovi tagli ai salari e ai servizi pubblici essenziali.
Da parte dei sindacati confederali al di là di parole non viene alcun segnale di sciopero generale che blocchi il paese; la Camusso rimanda sempre alle "risposte" del governo, quando Monti più che risposte fa fatti e ben pesanti.
Così il governo sta tranquillo, può rispondere, senza che si sollevino reali proteste, con le cariche, i fermi polizieschi alle manifestazioni degli studenti, e può anche vantarsi in Europa della "responsabilità" dei cittadini in Italia, ringraziare della "volontà dimostrata" dalle parti sociali.
Ancora una volta i provvedimenti sono spudoratamente puntati a togliere soldi ai lavoratori e a continuare nella distruzione di scuola e sanità pubbliche - e, non viene neanche presentata come una nuova manovra ma come una sorta di "aggiustamento" dei loro conti. Figurarsi quando faranno la manovra vera... Mentre l'Istat comunica che il potere d'acquisto delle famiglie italiane si è abbassato ancora del 4,1% (e siamo sempre alla media del pollo, per alcune famiglie, quelle di lavoratori e lavoratrici licenziate, in cigs, ecc., è molto ma molto di più).
Con questa nuova manovra il governo taglia gli stipendi dei lavoratori del Pubblico Impiego (rubandosi letteralmente il contributo per la "vacanza contrattuale"); taglia 200milioni alla scuola pubblica, già sconquassata per tagli di insegnanti, per pericolosità strutture, per mancanza di attrezzature essenziali, ecc.; continua con pesanti tagli alla sanità abbassando il tetto di spesa per l'acquisto di dispositivi medici, rendendo sempre più gli ospedali e tutta la sanità piuttosto luoghi a rischio salute; taglia sull'assistenza ai disabili, modificando la legge 104, e riducendo del 50% la retribuzione per i giorni di permesso per assistenza genitori, e scaricando ancora una volta sulle donne il peso economico di questa assistenza; taglia anche sull'illuminazione pubblica.
Interventi non solo nel merito ma anche nella loro significato inaccettabili. Soprattutto se si pensa che una parte di questi sono fatti per coprire il buco di 500milioni del mancato pagamento dell'Imu da parte della Chiesa, e se si pensa che contemporaneamante il governo stanzia altri fondi per l'inutile, nociva, elefantiaca opera della Tav. 
Loro vogliono "stabilità", ma noi dobbiamo dare al governo a questo sistema "instabilità"

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