martedì 17 gennaio 2012

pc 17 gennaio - verso lo sciopero del 27...vogliamo il lavoro o salario garantito - palermo 2° appuntamento

Mercoledì scorso si è tenuta a Palermo la seconda riunione di quella che abbiamo chiamato “assemblea permanente” di alcune tra le realtà sindacali, poliche e sociali in lotta in città per continuare la discussione iniziata in occasione dell'occupazione del Liceo R. Margherita, prima delle vacanze natalizie, e decidere le iniziative comuni di lotta concrete con le quali partire.
Riportiamo stralci dai nostri appunti.
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Il compagno dell'Usb ha detto che il governo procede in modo sempre più rapido nell’attacco ai lavoratori, l’ “attacco” agli evasori è una forma per fare distrarre la gente dal problema vero; in questo senso la proclamazione dello sciopero del 27 è perché oggi non possiamo stare
più a guardare, bisogna dare segnali forti.
E’ patetico pensare che oggi l’opposizione parlamentare la possa fare la Lega, bisogna continuare la discussione per decidere il da farsi...

Anomalia ha detto che sono necessarie una serie di iniziative preparatorie per il 27, e propone due cose su cui ragionare: i presidi nei quartieri popolari che è bene cominciare a fissare
prima del 27, pensando alla costruzione di un movimento di lavoratori, precari e disoccupati, un movimento per il lavoro e salario garantito anche a ridosso della scadenza elettorale; tutto questo è un lavoro lungo da fare. Poi secondo il compagno era utile riattraversare la giornata di protesta del “movimento dei forconi” indetta per il 16, entrarci con le nostre parole d’ordine; questi
sembra che non abbiano riferimenti espliciti verso partiti e sindacati ufficiali che anzi criticano anche se vi sono presenti aspetti di qualunquismo, ma la forma con cui vogliono manifestare con blocchi di strade ecc. è buona così come alcune rivendicazioni...

Usb considera che i presidi non si debbano fare solo nei quartieri popolari ma anche nei quartieri “bene” per dare più visibilità alle iniziative e per il coinvolgimento di altri settori.
Per lo Slai cobas per il sindacato di classe bisogna partire innanzi tutto dall’occasione offerta dallo sciopero generale del 27, anche se la situazione preme: il governo si dice da solo che non è democratico, Monti dice che "è riuscito a mettere insieme tutti" anche se la parola grande coalizione non è stata detta esplicitamente. Continua la finzione che le leggi poi debbano
passare dal Parlamento... e per evitare anche questo Monti sta preparando per esempio un decreto d’urgenza che per adesso basta che sia approvato da Napolitano; a fronte di questo gli scioperi dei confederali sono ridicoli, mentre lo sciopero del 27 è il primo sciopero dei sindacati di base, è una prima risposta significativa contro il governo, " ...non sarà come il 15 ma non mettiamo limiti; pensiamo che in questo più che in altri siano i numeri che contano con
un governo come questo..."
Da qui al 27 è necessario almeno un presidio ma fatto bene in un quartiere popolare, è una iniziativa significativa che per come l’abbiamo pensata, e cioè da ripetere tante volte in altri quartieri, potrebbe avere in seguito anche visibilità mediatica... " Sul movimento "dei forconi" il compagno dell'Anomalia afferma che siano visibili chiaramente alcuni aspetti reazionari. Comunque si tratta di appartenenti ad un’altra classe (agricoltori, piccoli imprenditori...), il problema che abbiamo adesso è di occuparci della nostra classe..."

Il compagno del Pcl si dice d’accordo con quello che è stato detto e che che la prima iniziativa nel quartiere deve essere fatta bene, ma dice anche che vi è una esigenza di raccordarci a livello nazionale per esempio costituire anche qui il comitato No debito, il 21 gennaio ci sarà una
mobilitazione nazionale... alla quale però non invita perché comunque non ci sarebbe il tempo
Anomalia ribatte che sarebbe bene non mettere troppa carne al fuoco e che prima è necessario far funzionare queste esperienze che vogliamo fare nascere; sul comitato No debito si potrebbe pure discutere ma sono cose che sono nate per il 15 ottobre e poi non si sono più mosse, meglio evitare scorciatoie di tipo organizzativo, prima è meglio costruire la sostanza, fissare gli appuntamenti di quartiere in quartiere...

Il compagno del Comitato del quartiere Villaggio Santa Rosalia dice che la prima si potrebbe anche fare nel suo quartiere ma forse è meglio iniziare da quesrtieri più centrali come Ballarò...
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Alla fine della discussione si è deciso di fare la prima iniziativa comune nel quartiere Ballarò martedì 17 gennaio distribuendo il volantino che riproduciamo a seguire
MANIFESTAZIONE DI QUARTIERE A BALLARO'
CONCENTRAMENTO A PIAZZETTA MEDITERRANEO
MARTEDI' 17 GENNAIO ORE 16
Basta con gli aumenti, basta con le tasse e i tagli ai servizi e a tutti i diritti...
Basta con la disoccupazione!
Vogliamo il lavoro o il salario garantito!
Ma quale governo tecnico! Il governo Monti è un governo che sta mettendo in pratica UNA POLITICA BEN PRECISA, la politica di far pagare la crisi del capitale alle masse popolari!
Questo governo ha solo due mesi di vita ma ha già fatto un mare di danni!, alle donne che con la scusa della crisi sono le prime ad essere licenziate, a donne e giovani che non trovano lavoro, ai pensionati e a chi non può più andare in pensione, agli operai che la crisi sta mandando tutti a casa a fare i nuovi disoccupati, a tutte le masse popolari che si ritrovano con meno soldi e meno servizi e più poveri in generale mentre deputati e senatori si arricchiscono sempre di più insieme a banchieri e padroni.
Il governo Monti, che si vanta di aver organizzato un governo di fatto antidemocratico perché non è stato eletto da nessuno, è un governo di Grande Coalizione come si dice alla tedesca, di Unità Nazionale, che mette insieme tutti i partiti dal Pdl di Berlusconi al Pd di Bersani... è un governo forte con i deboli e debole con i forti, tanto per cambiare.
Questa politica colpisce anche nella nostra città, Palermo, dove il sindaco più assenteista d’Italia, Cammarata, che dovrà per forza lasciare la poltrona tanto amata e che lo ha fatto arricchire lascia una città nel pieno disastro: immondizia, autobus che non funzionano, sanità allo sbando, scuole e strade sempre piu' disastrate, crolli di palazzine e allagamenti alle prime piogge…
Bisogna fermarli, ma per fermarli veramente, oramai come dicono tutti ci vuole una rivolta popolare, è per questo dobbiamo organizzarci sempre meglio perché si deve fare un’altra politica, ma la devono fare le masse popolari in prima persona.
Organizziamoci a cominciare dai quartieri popolari, prepariamo una campagna di lotta per il LAVORO O SALARIO GARANTITO!
Partecipiamo allo sciopero nazionale dei sindacati di base del 27 gennaio con manifestazione a Roma
Unione Sindacale di Base - Slai Cobas per il sindacato di classe - Circolo Proletari Comunisti - RedBlock - Partito Comunista dei lavoratori - Collettivo P.zza Tenente Anelli in lotta contro le antenne killer - Comitato di Lotta per la casa 12 luglio - Coordinamento Studenti Medi Palermo - Laboratorio Occupato "Vittorio Arrigoni" - Studentato Autogestito Anomalia -Collettivo Universitario Autonomo

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