L'Italia imperialista schierata con la cordata USA/Turchia/ Serraj... come il caso Silvia Romano ha messo in luce
Libia, allarme Usa per il ruolo russo “Schieriamo una brigata in Tunisia”
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Dopo mesi di passività, i comandi americani hanno quindi deciso di reagire: la settimana scorsa Africom ha denunciato lo schieramento e pubblicato foto dei caccia russi trasferiti dalla Siria alla Libia. Ieri notte il comando ha annunciato che Washington prevede di inviare una “brigata di assistenza” in Tunisia proprio in risposta all’attività russa in Libia. Dopo un colloquio tra il generale Stephen Townsend, comandante di Africom, e il ministro della Difesa tunisino, Imed Hazgui, l’ufficiale americano ha dichiarato che “mentre la Russia continua a soffiare sul fuoco del conflitto libico, la sicurezza regionale in Nord Africa è una preoccupazione crescente, stiamo cercando nuovi modi per affrontare i problemi di sicurezza comuni con la Tunisia, incluso l'uso della nostra brigata di assistenza alle forze di sicurezza”.
C’è un altro fronte sul quale gli Stati Uniti si sono impegnati negli ultimi giorni, quello della fornitura di milioni di banconote falsificate dalla Russia all’amministrazione del generale Haftar nell’est della Libia. Martedì scorso le dogane di Malta hanno sequestrato un intero container carico di banconote false: 1,1 miliardi di dinari libici, pari a circa 700 milioni di euro, erano stati stampati a Mosca dalla società di stato Goznak ed erano destinati a una entità controllata dal generale Haftar.
L’operazione sicuramente è stata messa a segno dalla polizia di Malta su informazioni dell’intelligence Usa. L’ambasciata americana per la Libia scrive che “la Banca centrale di Libia con sede a Tripoli è l'unica banca centrale legittima della Libia. Questo incidente evidenzia ancora una volta la necessità che la Russia cessi le sue azioni maligne e destabilizzanti in Libia”.
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