Come avevamo, insieme ad altre realtà, denunciato fin dal primo momento, l'uso dell'esercito per
"l'emergenza coronavirus", oltre che grave, illegittimo per controllare-reprimere nelle strade, non sarebbe rimasto limitato al periodo di pieno lockdown, ma avrebbe costituito un passo avanti
definitivo, oltre l'emergenza, dell'azione interna militare dello Stato. E questo si sta puntualmente verificando - per es. è di oggi la notizia che da giugno sarà anche l'esercito a vigilare sulla racolta della frutta a Saluzzo nel Cuneense.
Il diritto di sciopero che arresta la produzione, nella cosiddetta "Fase 2" - che vuol dire per il capitale "fase della ripresa intensificata dell'attività produttiva" per riprendere i profitti, dopo il periodo di emergenza che ha peggiorato la loro crisi - non deve essere tollerato.
Lo Stato si toglie i veli della parvenza di universalità e appare esplicitamente come Stato del capitale.
Questo è stato già chiaro nell'illegittimo attacco allo sciopero della CSG, che ha mostrato che l'unico interesse dello Stato: difendere il profitto dei padroni, imporre per questo la "pace sociale" perchè tutto continui come
prima e peggio di prima.
D'altra parte ricordiamo che lo aveva detto esplicitamente il Presidente della CGS Giuseppe Passarelli, nella sua lettera pubblica del 27 marzo, in cui scriveva: "Il conflitto al tempo del coronavirus ci porta davanti ad uno scontro terribile e inedito..."; le astensioni dal lavoro "produrrebbero un incalcolabile danno alla collettività e aumenterebbero il senso di insicurezza dei cittadini"; "Sin da ora pensare anche al 'dopo' quando superata l'emergenza sanitaria... cambierà il contenuto delle rivendicazioni di imprese e lavoratori... ma cambierà anche la percezione che abbiamo dell'essenzialità di alcuni servizi...".
Chi continua anche nei sindacati di base a sottovalutare l'azione della CGS, o a guardare la sua repressione e non la tendenza generale che tocca tutti, è cieco o opportunista.
Lo Slai cobas sc chiamerà in Tribunale la CGS contro il provvedimento sanzionatorio ricevuto, ma questo è un aspetto, l'altro più importante è l'azione unitaria contro la repressione dei lavoratori e l'attacco al diritto di sciopero.
Nessun commento:
Posta un commento