I MILITARI SONO UNA RAZZA BASTARDA: FASCISTI E SESSISTI DENTRO COMUNQUE... COLTIVATI DENTRO L'ESERCITO
PAROLISI L'ASSASSINO DI MELANIA IN LIBERTA' - E NESSUNA INCHIESTA
SULLA FOGNA NERA DELL'ESERCITO
Dalla denuncia del Mfpr all'epoca: "...il
buco nero dell’esercito, improntato e pregno comunque di una logica
e prassi fascista, maschilista, di relazioni improntate a uno spirito
di oppressione/sopraffazione gerarchica che diventa a volte uso/abuso
sessuale soprattutto quando vi sono donne (che o si adeguano a questo
spirito e ne sono complici, o ne vengono schiacciate dal rambismo
machista), ma anche di difesa/omertà di corpo all’interno?
Vergognosi
tentativi di deviare l’attenzione dagli orrendi particolari che
invece stanno iniziando a
venire
fuori in merito al mondo militare maschilista e sessista che Melania
forse aveva scoperto
diventando
una reale minaccia alla salvaguardia “dell’onore” dell’arma.
All'epoca
Carlo Bonini su Repubblica raccontò che la caserma di Parolisi era
un posto dove le
soldatesse
venivano più o meno costrette a riti di iniziazione alla vita
militare e dovevano anche prestarsi a favori sessuali in cambio di
licenze:
I
racconti sono negli interrogatori dei carabinieri ai graduati: la
sproporzione tra il numero delle reclute (tutte donne) e il quadro
ufficiali e sottufficiali (per lo più uomini), dove il gallismo dei
maschi si esalta nella sudditanza normalmente imposta alle reclute.
Uno dei caporali addestratori del 235esimo aveva raccontato che, alla
“Clementi”, c’è chi vanta “strisce importanti”, “Fino a
trenta reclute in un anno”. Perchè ogni notte con una “volontaria”
diversa diventa una tacca nel bastone del comando. Parolisi era della
partita".
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