domenica 24 maggio 2020

pc 24 maggio - Bergamo Valseriana - REGIONE LOMBARDIA E ASST BERGAMO: I NOSTRI MORTI BRAMANO LE VOSTRE TESTE !


Con una delegazione del “Comitato Popolare Verità e Giustizia per le Vittime da Covid 19 – Bergamo”, si é tenuta una civile protesta (la prima in pubblico) per chiedere conto delle numerose morti causate dal Coronavirus.
Morti che hanno un esecutore (Covid-19) e dei mandanti (la catena di comando della Sanità).
A 90 giorni esatti da quel 23 Febbraio, in cui il Pronto Soccorso dell’Ospedale di Alzano
venne chiuso per la presenza di casi infetti ma poi riaperto in poche ore senza sanificazioni e senza sicurezza alcuna, abbiamo ricordato chi non c’è piú (genitori, zii, nonni, amici), applaudito chi ha combattuto a mani nude (medici, infermieri, oss e personale) e chiesto di avere Verità e Giustizia scovando i colpevoli (a livello regionale e locale).
La battaglia é solo all’inizio. Abbiamo ritrovato gli amici, ora scoviamo i nemici!

Qui per aderire al gruppo FB pubblico del Comitato :
“Il cammino verso la verità è lungo – spiegano dal Comitato che ha fatto partire una petizione su change.org per chiedere alla Procura di fare chiarezza – ma c’è anche la volontà di cambiare il modello di sanità in questa regione dove la medicina territoriale non esiste più e dove le strutture sanitarie sono diventate veicoli di contagio”. La richiesta alla Regione è chiara: “Commissariare la struttura territoriale per gravi negligenze”.

Un presidio all’ospedale di Alzano: “Solidarietà agli operatori e verità per i morti”

Ieri pomeriggio, a tre mesi dai primi casi accertati di Coronavirus, fuori dall’ospedale di Alzano Lombardo dov’è scoppiato il focolaio della Val Seriana, alcuni esponenti del neo costituito Comitato Popolare Verità e Giustizia Vittime Covid 19 Bergamo si sono ritrovati per chiedere verità e dignità per le centinaia di morti della Valle.
Verità riguardo alla discutibile gestione dell’Azienda Ospedaliera ASST Bergamo Est e dignità per le numerose morti che si potevano evitare chiudendo l’ospedale, tracciando tutte le persone e istituendo la zona rossa (come sostenuto anche da uno studio dell’Istituto Mario Negri). Provvedimenti non intrapresi che coinvolgono, non solo la ASST Bergamo Est, ma anche ATS Bergamo, Regione e Governo.
La presenza di una nostra rappresentanza – spiega il portavoce Roberto Fugazzi -, nel rispetto del rigoroso del distanziamento, davanti all’ospedale di Alzano Lombardo ha un carattere evidentemente simbolico: non vogliamo certo accusare medici e infermieri, che in genere hanno risposto molto bene all’emergenza, ma riteniamo che non altrettanto abbiano fatto ATS Bergamo e ASST Bergamo est, tanto che abbiamo lanciato una petizione volta a segnalare all’Autorità Giudiziaria l’opportunità di misure interdittive (sospensione dall’incarico) per la dirigenza dei due enti”.
Vogliamo altresì sostenere – continua Fugazzi – pubblicamente e legalmente, il personale sanitario che ha inteso denunciare o che intenderà denunciare, fornendo particolari, quanto accaduto, poiché è gravissimo che medici e infermieri siano costretti all’anonimato per paura di ritorsioni. Questa è solo la prima iniziativa, altre ne seguiranno perché le migliaia di morti e le sofferenze dei vivi nella nostra provincia meritano il nostro impegno”.
* da ValSeriana News

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