Un documento dell’azienda prevede 12 settimane di cassa dal 22 giugno
NOVI LIGURE. Altra battuta d’arresto imprevista per i lavoratori
dell’ex Ilva. A distanza di pochissime ore dall’accordo siglato ieri con
i sindacati per una ripresa sia pur a turnazione, ArcelorMittal gela
nuovamente le trattative con un documento diffuso fa alle
segreterie territoriali alessandrine di Fim, Fiom e Uilm.
Tale documento prevede la sospensione del lavoro e l’intervento
della cassa integrazione guadagni ordinaria (Cigo) a partire dal 22
giugno, per un periodo di 13 settimane, quindi sino all’inizio di
settembre.
L’ammortizzatore sociale riguarda indistintamente i 666
dipendenti attualmente in forza allo stabilimento novese. Mittal
giustifica questo ennesimo cambio di rotta con «la prosecuzione
dell’emergenza epidemiologica ancora in atto in tutto il territorio
nazionale ed internazionale i cui effetti continuano ad avere riflessi
in termini di calo di commesse e ritiro degli ordini prodotti.
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