Con uso di forze ingenti (si parla di 800 agenti
impegnatoi nell'operazione) all'alba del 27 maggio la polizia ha assaltato le
abitazioni di decine di attivisti rivoluzionari appartenenti alla DHF
(Federaziuione per i diritti democratici) tra Istanbul e
Kocaeli.
Secondo le prime informazioni gli attivisti arrestati sono 22, accusati di appartenere al MKP (Partito Comunista maoista) e di aver partecipato agli scontri delle manifestazioni del 1° Maggio e per l'adssassinio di Berkin Elvan.
Il numero di poliziotti impiegati e le accuse mosse agli arrestati dimostrano chiaramente la natura terroristica e di rappresaglia di questi arresti. Il regime turco cerca di inrimorire i rivoluzionari e, soprattutto il crescente movimento popolare che nelle ultime settimane è sceso nuovamente in piazza. This Questa è la vendetta dello Stato turco.
Ma, come scrivono i compagni della DHF nel loro comunicato "gli arresti non ci fanno paura”.
La molte manifestazioni di solidarietà con gli arrestati che si sono tenute appena diffusa la notiza a Istanbul, Dersim, Ankara, Izmir, Antalya, Erzincan, Mersin, Adana e ancora altre città in tutta la Turchia dimostrrano che questa eè la pura verità.
Anche a Londra e in altri paesi europei, perfino nella lontana Norvegia, si sono tenute manifestazioni in solicdaroetà con la DHF.
La repressione non fermerà mai la ribellione! DHF non è sola!
Maoistroad si unisce alla solidarietà internazionale e fa appello a forze e singoli rivoluzionari, antimperialisti e democratici ad estendere la dolifdarietà a livello internazionale, con proteste alle ambasciate e consolati turchi e altre azioni di solidarietà ovunque possibile.
maoistroad 29.5.2015
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