martedì 26 maggio 2015

pc 26 maggio - Prosegue intensa in Grecia la campagna di solidarietà internazionalista contro la repressione in Europa nei confronti di ATIK - in Italia cresce la diffusione dell'appello di Soccorso rosso proletario

Fermare gli attacchi contro ATIK- associazione dei lavoratori turchi in Europa!
Libertà per tutti gli arrestati!

Il 15 aprile la polizia tedesca ha arrestato 7 membri ATIK con violente irruzioni effettuate simultaneamente nelle loro abitazioni. Un’operazione non limitata alla sola Germania, ma ha coinvolto anche Svizzera, Francia e Grecia, portando all’arresto di una persona in Svizzera, una in Francia e 3 in Grecia, per un totale di 12 arresti. L’operazione è stata eseguita in violazione delle leggi europee e internazionali. L’operazione e gli arresti si basano sulle norme “Anti-terrorismo” 129 e 129B, del codice penale tedesco. Norme adottate sull’onda dell’attacco sulle “torri gemelle” del 2001, orchestrate direttamente o indirettamente dagli Stati Uniti, e imposte all’Europa e altri paesi del mondo.
È la legge del terrorismo di stato che ha lo scopo di intimidire, reprimere e attaccare le classe operaia, i lavoratori e l’opposizione sociale a livello nazionale ed internazionale. Come noto, ATIK non è né una nuova organizzazione, né un’organizzazione di facciata. È un’organizzazione di
lavoratori migranti nata in seguito alla migrazione di lavoratori dalla Turchia alla Germania.

La sua formazione risale alla metà degli anni ‘70.
Quasi cinquant’anni fa. Per anni è esistita ininterrottamente col nome di ATIF e nel 1986, insieme ad altre organizzazioni di lavoratori in Europa è diventata la confederazione di nome ATIK.
È un’organizzazione di massa democratica che comprende anche rifugiati politici sfuggiti alla giunta militare fascista turca, ma il nucleo principale dell’organizzazione è costituito da lavoratori. ATIK, nel costituirsi come confederazione, si è data uno statuto di organizzazione legale, riconosciuta, democratica, indipendente, che da più di un quarto di secolo difende i diritti e le
libertà democratiche. È un’organizzazione le cui federazioni operano all’interno dei sistemi giuridici dei paesi in cui si trovano.
ATIK è un’ organizzazione anti-imperialista, anti-fascista, antimilitarista di lotta per la democrazia e la libertà dei lavoratori migranti e dei lavoratori delle varie nazionalità della Turchia;
ATIK è un’organizzazione che ha sostenuto i diritti democratici e la libertà di lotta della classe operaia e dei lavoratori dei paesi in cui è presente, si è battuta per queste lotte e realizzato azioni comuni;
ATIK è un’organizzazione che ha affiancato e sostenuto la lotta dei giovani provenienti dalla Turchia e dei giovani locali nelle loro lotte studentesche, per i diritti e le libertà democratiche, è un’organizzazione che ha combattuto contro la dipendenza e l’abuso di droghe tra i giovani,
contro la degenerazione della gioventù;
ATIK è un’organizzazione che prende posizione e lotta contro ogni forma di diseguaglianza dei diritti, contro la repressione e la violenza su donne e bambini;
ATIK è un’organizzazione che, a presupposto della sua esistenza, sviluppa la sua azione politica, pratica e democratica, contro ogni forma di organizzazioni razziste, fasciste, contro ogni forma di discriminazione e di xenofobia, di tutte le forme di nazionalismo, razzismo, e le ideologie naziste e neonaziste basate su questi;
ATIK è contro le dittature fasciste reazionarie in Medio Oriente e contro le organizzazioni reazionarie fasciste della regione. Ha espresso la sua posizione democratica contro il massacro della perseguitato per la sua attività politica in Turchia, ATIK si è battuta con energia contro al massacro commesso da IS in Rojava,contro l’attacco a Kobane e al popolo curdo e le altre minoranze nazionali.E rimasta al loro fianco, sostenendo la liberazione di Rojava e Kobane con
tutto il supporto morale e materiale delle sue possibilità.
ATIK è un’organizzazione che ha preso una posizione forte contro i massacridi massa e gli attacchi genocidi, la repressione, l’isolamento e l’embargoperpetrati dallo Stato di Israele verso il popolo palestinese e contro ilsuo terrore fascista.
ATIK è un’organizzazione che ha condannato i massacri contro i curde e tutte le nazioni che, nonostante questi massacri, riescono a mantenere la loroesistenza nazionale, il genocidio degli Armeni per mano degli Stati ottomano
ATIK si è dalla parte dalle lotte della classe operaia, dei lavoratori e dei popoli impegnati in lotte di liberazione nazionale, in qualsiasi parte del mondo, dalle Filippine, all’India, all’Africa, al Medio Oriente e America latina.
Atik è una delle organizzazioni di operai e lavoratori migranti e delle diverse nazionalità provenienti dalla Turchia. Atik è un’organizzazione democratica di questo settore. Ed è un’organizzazione che funziona interamente su base legale e democratica. Dati questi presupposti politici, la sue posizioni e pratiche sono legittime, e l’attacco contro i suoi
attivisti che lavorano in questo quadro è inaccettabile.

È evidente che i membri e attivisti ATIK sono stati arrestati per effetto di un accordo segreto tra gli stati turco e tedesco. Siamo curiosi di scoprire quali saranno i fatti gravi che gli verranno addebitati. Tutti gli arrestati hanno status legale nei paesi europei in cui vivono. Alcuni di loro sono lavoratori, alcuni medici e alcuni sono rifugiati politici. Le loro abitazioni sono note e se fossero stati convocati dalla polizia per rendere dichiarazioni, lo avrebbero fatto.
Al Ministero della Giustizia tedesco e della polizia tedesca, che hanno montato questa operazione, vogliamo chiedere: queste persone hanno ucciso qualcuno in Germania? Hanno rapinato una banca? Hanno commesso una strage?
Hanno commesso sabotaggio? Erano a capo di una protesta violenta? Stavano trasportando armi ed esplosivi per un attentato?, ecc. La polizia tedesca non può rispondere positivamente a nessuna di queste domande.
Il solo fatto che il Ministero della Giustizia tedesco può portare è che alcuni degli arrestati hanno in passato svolto attività per il TKP/ML e per questo sono stati imprigionati per decine di anni n el famigerato carcere 5 tipo E di Diyarbakir, nelle celle di tortura delle stazioni di polizia, dove avvengono gli abusi e le torture più orribili.
Anche i tre noti per essere stati accusati in Turchia di appartenere al TKP / ML e per questo imprigionati per decine di anni, su questa stessa base hanno ottenuto asilo in Germania, Svizzera e Francia. È un fatto noto ai tribunali di tutti questi paesi. È grazie a queste loro dichiarazioni che
hanno acquisito lo status di rifugiati politici. Ognuno di loro hanno vissuto in Germania, Francia e Svizzera 10, 20 o più anni, ed è uno scandalo giuridico che siano stati arrestati su ordine del Ministero della Giustizia tedesco.

Facciamo appello a tutti gli individui e organizzazioni progressiste, rivoluzionare e democratiche e a opporsi a queste ingiustizia alle repressione, e agli attacchi illegali


campagna di solidarietà in Italia

srpitalia@gmail.com

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