Una notizia ferale,
tragica, per le conseguenze politiche che avrà nel conflitto in corso
nelle regioni orientali dell'Ucraina che hanno perso oggi un combattente
formidabile.
Il comandante della Brigata
Fantasma - che si dichiara esplicitamente comunista - Aleksey Mozgovoy è
stato assassinato nel tardo pomeriggio di oggi tra Alchevsk e Lugansk.
Il capo della Prizrak è stato vittima di un agguato nel quale è stata
uccisa la sua segretaria Anna, due miliziani ed alcuni civili. Per ora
le notizie non sono ancora dettagliate, ma l'annuncio ufficiale della
morte di Mozgovoy è stato diffuso dalla sua brigata e da numerosi organi
di stampa locali e russi. L'auto a bordo del quale viaggiavano Mozgovoy
e la scorta é stata fatta saltare in aria e poi gli occupanti sono
stati crivellati di colpi. Attaccate con armi automatiche altre tre
automobili che facevano parte del convoglio.
Pochi giorni fa Aleksey
Mozgovoy e la sua brigata, di fronte ai tentennamenti del governo della
Repubblica Popolare di Lugansk, si era assunto la responsabilità di
ospitare più di 100 internazionalisti provenienti da una decina di paesi
europei, compresi una cinquantina di attivisti italiani giunti in
Donbass nell'ambito della Carovana Antifascista organizzata dalla Banda
Bassotti. Per ora non è chiara la paternità dell'agguato e degli
omicidi. Di sicuro Mozgovoy - così come i suoi combattenti - aveva
nemici non solo sul fronte del governo sciovinista di Kiev alle cui
forze militari aveva per ben due volte inflitto sconfitte cocenti.
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