Dal Si.cobas di Roma: All'SDA della Logistica Roma un gruppetto di capiturno attacca il picchetto dei lavoratori con mazze e caschi. 3 lavoratori in ospedale, diversi compagni feriti. Un attacco fascista premeditato che comunque non è stato in grado di fermare la lotta e il blocco delle merci, anche grazie all'alta adesione registrata dall sciopero.
Se toccano uno toccano tutti! Da qui non ce ne andiamo!Massima solidarietà ai lavoratori in lotta della Sda di Roma del Sicobas, contro la vile aggressione padronal fascista.
ANCORA UNA VOLTA I PADRONI DEL SISTEMA NEO SCHIAVISTA DELLE COOPERATIVE DELLA LOGISTICA HANNO UTILIZZATO LA VIOLENZA SQUADRISTA CONTRO GLI OPERAI IN LOTTA.
ANCORA UNA VOLTA E' URGENTE UNIRE LE LOTTE E COSTRUIRE IL SINDACATO DI CLASSE E DI MASSA PER SPAZZARE VIA QUESTO SISTEMA CAPITALISTA DI SFRUTTAMENTO E REPRESSIONE.
pc 5 aprile - ancora sulla lotta a Trezzo .. da contropiano
Trezzo. Fascisti e picchiatori contro gli operai della logistica
- Slai Cobas
Già ieri sera erano cominciate delle provocazioni da parte di capi e capetti, ma questa mattina vi è stata una pesantissima aggressione, da loro studiata e preparata.
Questo grossa squadraccia si è lanciata verso di noi, con bastoni, spranghe e altri oggetti, qualche nostro lavoratore ha anche visto delle pistole. I nostri lavoratori hanno cercato di rispondere, di togliere le mazze dalle loro mani. Siamo poi riusciti a arrivare sulla strada, evitando che ci incastrassero nell'area dei cancelli, mentre questi mazzieri venivano avanti contro di noi anche con i camion. 7 nostri lavoratori sono andati al pronto soccorso con varie ferite, sia alle mani, braccia, sia al collo, spalle, ecc.
Come ho detto vi erano anche lavoratori tra questi mazzieri fascisti, ma abbiamo saputo che una parte di loro era stata minacciata: se non andavano venivano licenziati.
Alcuni di quelli che guidavano questo mega gruppo avevano il volto coperto da sciarpe.
Vi sono state minacce personali anche verso di me e direttamente verso il nostro sindacato slai cobas; io ho trovato la mia macchina sfregiata, con un cacciavite avevano inciso "merda".
Si è trattato di un'aggressione preparata, fatta con metodi proprio fascisti, di mazzieri padronali.
I Carabinieri che sono stati presenti per tutto il tempo dell'aggressione sono rimasti tranquillamente ad osservare da lontano. E altri loro tre uomini in borghese non si sono neanche avvicinati. Dopo è comparsa anche la questura che però quasi voleva identificare noi.
Chiaramente nessun segnale da parte della Prefettura...
Non avevamo messo in conto che sarebbero arrivati a questo, altrimenti...
Alle 8 siamo riusciti a fare un'assemblea per decidere il prosieguo della nostra mobilitazione.
*Abbiamo deciso di dare una risposta forte, costruendo uno sciopero di tutto il settore e una manifestazione nazionale, perchè se perde una parte degli operai della Logistica perdono tutti. *
Il nostro obiettivo ora è riuscire a rispondere a questa aggressione in maniera massiccia. Ora dobbiamo allargare le nostre forze.
Oggi alle 15 nell'assemblea già programmata ai cancelli della Coopital Italtrans, con lavoratori sempre della logistica, cercheremo di cominciare a costruire l'unità tra tutti gli operai della logistica per realizzare questo sciopero generale del settore nei prossimi giorni, chiamando anche altre forze solidali.
Poi alle 17 andremo alle redazioni dei giornali di Bergamo e al Corriere della Sera per dire come sono andati realmente i fatti di questa mattina.
Altri operai di un'altra ditta della logistica erano venuti ieri e avevamo già deciso di fare un'assemblea martedì prossimo. Domani andremo a Brignano dove stanno gli operai che con lo slai cobas per il sindacato di classe di Bergamo iniziarono in questa zona la lotta della logistica
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