da Contropiano
Rabbia e delusione per i numerosi insegnanti che da tre giorni presidiavano piazza Montecitorio contro il provvedimento sulla scuola che ne decreta la fine. Alla fine ce n'è stata anche per Fassina. Al sit in permanente degli insegnanti sotto Montecitorio in corso da lunedi, non sono stati fatti sconti neanche all'esponente della sinistra Pd con un piede dentro e uno fuori dal partito comandato da Renzi.
Una volta approvato, il testo passerà all'esame del Senato. Da lunedi gli insegnanti di tutti i sindacati sono sotto le finestre di Montecitorio per rendere esplicito e visibile il loro totale dissenso da questa ennesima destrutturazione della scuola pubblica.Gli insegnanti non demordono e annunciano il blocco degli scrutini come forma di lotta nelle prossime settimane. L'Autorità di garanzia per gli scioperi, che ha ricevuto, da parte delle organizzazioni sindacali Unicobas, Cobas e Usb, le proclamazioni di due giorni di sciopero, da effettuarsi successivamente alla chiusura delle scuole, ma ha annunciato che il blocco non riguarderà i cicli finali del percorso scolastico ossia gli esami di terza media, gli esami di maturità e quelli per le abilitazioni professionali.
La protesta si esprime anche nelle altre città. Singolare quella che a Milano ha visto sfilare anche Don Chisciotte e Sancho Panza contro il provvedimento governativo sulla scuola. E' sfilata nelle vie del centro di Milano la singolare protesta dell'Usb contro il ddl la buona scuola: un docente e un sindacalista, travestiti da Don Chisciotte e Sancho Panza, ieri pomeriggio sono arrivati sotto fin sotto palazzo Marino in compagnia di un asinello. "Contro una proposta tanto folle e devastante per la scuola pubblica - spiegano gli ideatori - basterà la lucidità di Don Chisciotte per spiegare l'iniquità del progetto del governo Renzi". La protesta si ripeterà oggi prima sotto al Provveditorato e poi alle 17.00 sotto la sede del Pd.
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