Su questo, un
importantissimo processo ha una prima udienza il 5 marzo. Possiamo
dire con sicurezza che pur nei suoi limiti il processo del 5 marzo è
più importante delle elezioni del 4.
L'Eni e diversi suoi top
manager, presenti e passati, insieme alla Shell e a politici
nigeriani devono rispondere dell'accusa di corruzione internazionale
per la più grande “mazzetta” della storia: 1,3 miliardi.
Nel 2011 Eni e Shell
acquisiscono i diritti di sfruttamento di un colossale giacimento in
Nigeria, noto come Opl 245; pagano i soldi al governo, ma i soldi
finiscono realmente nelle tasche dell'ex Ministro del petrolio, Dan
Etete, che aveva intestato nel '98 il giacimento alla sua società
Malabu, all'allora presidente della Nigeria e ad altri soggetti
simili. A questo va aggiunto che di questa mega tangente i soldi
tornavano, a chi? Ai dirigenti dell'Eni stessi che ricevevano 50
milioni in contanti - scrive Il Fatto quotidiano “presso la casa di
Roberto Casula, dirigente Eni in Nigeria”.
Al processo la linea di
difesa dei dirigenti Eni è “così si fa”, ma evidentemente la
questione non sta in questi termini, al di là dell'esito del
processo che prevediamo lungo come tanti altri del genere. E' vero
che tutte le multinazionali, non solo l'Eni, agiscono così e anzi si
preparano ad agire così sempre di più, da Leonardo a Fincantieri, a
Impregilo, a Saipem, ecc. Ma a noi interessa mettere in luce che
questo è l'imperialismo, così funziona, ce lo ha spiegato Lenin più
di 100 anni fa.
(Circa la vicenda
giudiziaria rimandiamo all'articolo de Il Fatto quotidiano del
27.12.17).
Tutto questo sistema di
sfruttamento e rapina delle risorse energetiche di questi paesi si
basa sul legame organico tra multinazionali imperialiste e borghesia
compradora di questi paesi, fatta spesso di puri affaristi, militari,
politici corrotti, signori della guerra. Questi interessi miliardari
si traducono in infinita miseria e fame per i loro popoli e sono la
base della gigantesca ondata migratoria.
Senza spezzare il
meccanismo, ma anche le mani e le teste della classe di questo
sistema, nulla si può cambiare. L'imperialismo non è riformabile.
Nessun commento:
Posta un commento