mercoledì 27 dicembre 2017

pc 27 dicembre - LA "BUONA SCUOLA" CACCIA LE INSEGNANTI... MA E' SUBITO LOTTA!


Le maestre sciopereranno l’8 gennaio e sono determinate a proseguire la mobilitazione.

Non esitano a definirlo «il Natale più brutto» della loro vita, le maestre e i maestri che venerdì hanno appreso della sentenza del Consiglio di Stato: l’Adunanza plenaria ha stabilito che i diplomati magistrali pre-2001/2002 non hanno diritto all’abilitazione, ad entrare nelle graduatorie ad esaurimento. Di conseguenza, chi negli anni scorsi, dopo aver presentato ricorso al Tar o al Presidente della Repubblica e aver avuto un primo parere favorevole, è stato assunto a tempo indeterminato (con riserva, in attesa della sentenza di merito) e chi attende di esserlo nelle Gae, dovrà tornare alle diverse sfumature del precariato... centinaia di insegnanti hanno ormai superato l’anno di prova e sono indispensabili al servizio, altri non ce ne sono. 
Per stamane alle 10, con tempi di reazione rapidissimi, la Cub Scuola ha indetto un presidio davanti all’Ufficio Scolastico Regionale in corso Vittorio Emanuele II 70. «È stato un movimento dal basso a volerlo e a chiedere di partecipare allo sciopero dell’8 gennaio con manifestazione a Roma»...

IL COMUNICATO DELLE INSEGNANTI
Non abbiamo mai avuto fiducia in una "giustizia" espressione di un sistema basato sulla mercificazione e lo sfruttamento dei lavoratori.
Abbiamo sempre diffidato dei sindacati complici, delle associazioni e degli avvocati che hanno ingannato i lavoratori attraverso una serie di ricorsi privi di prospettiva e rivendicazione politica.
Per questo ogni nostra azione "legale" è stata accompagnata da concrete iniziative di lotta: presidi, occupazioni degli uffici scolastici e blocco delle nomine durante l'inizio dell'anno scolastico.
Oggi, dopo la sentenza dell'adunanza Plenaria, che ha decretato migliaia di licenziamenti, siamo ancora più coscienti che non esiste giustizia per chi da anni viene sfruttato per garantire un'istruzione pubblica e di qualità.
Oggi migliaia di lavoratori della scuola torneranno ad essere precari e molti altri non avranno più la possibilità di vedersi riconosciuto il diritto all'assunzione non potendo permanere in GAE.
Oggi migliaia di lavoratori della scuola rischiano il licenziamento, un licenziamento che getterà nel caos migliaia di istituti scolastici, che, ad anno inoltrato, saranno costretti a nominare nuovi insegnanti da graduatorie illegittime ed esaurite per mancanza di aspiranti.
Dopo anni di tagli alla Scuola Pubblica, riforme liberiste contro il mondo del lavoro, l'assenza di adeguate risposte politiche continua ad abbattersi contro migliaia di diplomati magistrali, laureati e specializzati attraverso, selezioni concorsuali come i TFA, strumentalmente imposti dal MIUR.
Non subiremo passivamente l'arroganza di una giustizia a senso unico, non subiremo la volontà politica di trasformare la scuola pubblica in un parcheggio per disadattati a cui negare la continuità didattica e la professionalità acquisita dopo decenni di lavoro e formazione.
Pretendiamo quello che ci spetta, pretendiamo l'assunzione di tutti i precari della scuola con più di tre anni di servizio.
Negli anni abbiamo subito la frammentazione della nostra categoria che ci ha reso deboli e vulnerabili, oggi abbiamo imparato che se toccano uno, toccano tutti.
Milano è pronta a rispondere a qualsiasi attacco che metta in discussione il diritto al lavoro.
Pretendiamo un riconoscimento politico da parte del ministro Fedeli e non ci fermeremo finché non l'otterremo.

Docenti Auto-organizzati Milano

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