(Da Il manifesto)
Mentre il ministro degli interni Minniti festeggia l’arrivo in Italia di 162 rifugiati attraverso il primo corridoio umanitario «legale» attivato con la Libia, le poche navi umanitarie rimaste nel Mediterraneo stanno lottando col mare in tempesta nella ricerca di un barcone scomparso, non si sa con quante persone a bordo, da dove è partito un Sos proprio nel giorno di Natale... Una prima barca con circa 134 persone è stata individuata intorno alle sei del mattino di ieri. A bordo c’erano anche una donna incinta, 36 minori e sette bambini. Dopo qualche ora sono stati intercettati da una unità navale di Eunavformed altri due natanti più piccoli, con 121 persone. Non è chiaro se si tratti delle stesse imbarcazioni da cui sono partiti gli Sos, per questo motivo le navi umanitarie stanno sfidando le onde senza interrompere le operazioni di ricerca.
E SI TEME per un quarto naufragio, che riguarderebbe un gommone...
INTANTO GLI ULTIMI migranti sbarcati a Pozzallo (Rg), la scorsa settimana, hanno raccontato a volontari e operatori che negli ultimi tempi sono cambiate le strategie dei trafficanti; le organizzazioni criminali avrebbero abbassato i prezzi delle traversate fino a 400 euro, imbarcando in un solo gommone fino a 165 persone. Il motivo sarebbe legato all’azione di contrasto via terra e alle prime evacuazioni portate a termine da Oim e Unhcr per via degli accordi internazionali. Ma soprattutto per il maltempo che imperversa e rende così sempre più pericolosi i viaggi in mare d’inverno. Il governo non sa quantificare ancora quanti saranno i rifugiati che nel 2018 saranno condotti nel nostro Paese attraverso i corridoi «legali», si parla di 10 mila persone, mentre stando agli obiettivi dell’Oim 30mila saranno i migranti senza diritto all’asilo che potranno tornare a casa con rimpatri volontari. Quest’anno già lo hanno fatto in 18mila.
Secondo il Viminale quest’anno sono giunti in Italia 119 mila migranti, il 34% in meno del 2016, quando furono 180mila. La riduzione delle partenze sarebbe cominciata dallo scorso luglio, in coincidenza con gli accordi presi con le autorità libiche, che hanno ricevuto fondi, mezzi e l’addestramento degli ufficiali di marina e guardia costiera...
Nessun commento:
Posta un commento