E'
durata meno di 10 minuti la provocazione dei razzisti organizzati dal
gruppo Noi con Salvini Cagliari che avrebbero voluto manifestare oggi in
piazza Matteotti a Cagliari al grido di Stop Invasione. La piazza, in
pieno centro cittadino, in questi mesi estivi è diventata luogo di
rifugio per i migranti sbarcati o dirottati sull'isola, qui confinati
perché impossibilitati a proseguire nel loro viaggio verso l'Europa.
Esclusi o espulsi dai circuiti dell'accoglienza in tanti, provenienti
soprattutto dall'Eritrea, si sono accampati nelle zone limitrofe al
porto, vivendo e dormendo in ripari di fortuna. La complicità delle
istituzioni regionali e locali con le politiche di blocco alla mobilità
per questi migranti ha prodotto la situazione di stallo di piazza
Matteotti. Una manna dal cielo per l'estrema destra cagliaritana,
impaziente di aggiornare le sue invettive razziste in nome della lotta
al degrado.
Così
un mese fa il gruppo Noi con Salvini, da sempre fantasma in città e
capitanato da Daniele Caruso, volto noto dell'estrema destra fascista
cagliaritana, ha indetto un corteo con partenza proprio da piazza
Matteotti. Un'evidente provocazione. Il salviniano sardo (!) nel
rilanciare l'iniziativa ha rivendicato l'omicidio di Emmanuel a Fermo,
prendendo pubblicamente le difese sui social network del fascista di
Casa Pound Amedeo Mancini. La
situazione è precipitata negli ultimi giorni quando il Coordinamento
Antifascista Cagliaritano ha annunciato che avrebbe occupato piazza
Matteotti per impedire la manifestazione razzista a qualunque costo.
Caruso, dietro disposizione della Questura, è stato costretto a rinunciare al concentramento in piazza Matteotti scegliendo infine, nella giornata di ieri, di annullare completamente la manifestazione. Nonostante questo nella mattinata di oggi, mentre i primi manifestanti cominciavano ad affluire in piazza Matteotti al concentramento antirazzista, il leader del gruppo ha provato ad avventurarsi per l'ennesima provocazione in piazza Matteotti armato di smartphone per il live su facebook. Qui, intercettato dai primi manifestanti antirazzisti, ha rimediato schiaffi, offese e sputi rifugiandosi, protetto dalla digos, nel McDonald antistante alla piazza. Tre quarti d'ora dopo un'ambulanza l'ha prelevato mentre la giornata in piazza Matteotti è proseguita con un pranzo e un presidio durato tutto il pomeriggio con i migranti e un centinaio di antifascisti.
Caruso, dietro disposizione della Questura, è stato costretto a rinunciare al concentramento in piazza Matteotti scegliendo infine, nella giornata di ieri, di annullare completamente la manifestazione. Nonostante questo nella mattinata di oggi, mentre i primi manifestanti cominciavano ad affluire in piazza Matteotti al concentramento antirazzista, il leader del gruppo ha provato ad avventurarsi per l'ennesima provocazione in piazza Matteotti armato di smartphone per il live su facebook. Qui, intercettato dai primi manifestanti antirazzisti, ha rimediato schiaffi, offese e sputi rifugiandosi, protetto dalla digos, nel McDonald antistante alla piazza. Tre quarti d'ora dopo un'ambulanza l'ha prelevato mentre la giornata in piazza Matteotti è proseguita con un pranzo e un presidio durato tutto il pomeriggio con i migranti e un centinaio di antifascisti.
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