Fonti internazionali hanno riferito,
mercoledì 13 luglio, che il nuovo capo di stato maggiore
israeliano è il rabbino, finito poi al centro delle polemiche,
che aveva suggerito fosse permesso ai soldati stuprare le donne
in tempo di guerra.
Il rabbino Colonnello Eyal Karim è stato eletto capo di stato maggiore dell’esercito israeliano, con grande costernazione dei politici israeliani di sinistra, come Zahava Galon, il leader del partito Meretz, che ha affermato che Karim “non è adatto a rappresentare l’etica ebraica in qualunque modo, forma o contenuto”.
Karim è stato al centro delle polemiche nel 2012, quando era stata riportata dai media la sua esternazione, risalente al 2003, su un sito web di matrice religiosa, secondo la quale ai soldati era permesso commettere violenze in tempo di guerra.
In riferimento ad una domanda sugli stupri commessi dai militari, Karim aveva risposto dicendo “uno dei valori cruciali e più importanti in guerra è mantenere un elevato grado di combattività dell’esercito (…) le necessità e le emozioni dei singoli sono messe da parte per favorire il successo della nazione in guerra”.
“Proprio come in guerra, la barriera del rischio viene sfondata per conto di altri, vi sono ostacoli di modestia e violazioni del kasherut … Sebbene fraternizzare con un non ebreo sia sbagliato, è ammissibile in tempo di guerra, considerando le difficoltà dei combattenti”, aveva proseguito Karim, come riferito dai media israeliani.
“Poiché il successo della collettività è ciò che più importa in guerra, la Torah consente all’individuo di soddisfare la propria lussuria nelle condizioni permesse per amore delle generazioni successive”, aveva concluso.
Dopo che la sua dichiarazione era ampiamente circolata nel 2012, Karim aveva insistito sul fatto che fosse stata de-contestualizzata, e che personalmente non condonava lo stupro.
Il rabbino aveva proseguito dicendo che alle donne non dovrebbe essere permesso servire nell’esercito.
Il lunedì seguente la nomina di Karim come capo di stato maggiore, il rabbino ha rilasciato una dichiarazione ribadendo la propria opposizione allo stupro ma supportando la presenza delle donne nell’esercito.
Nonostante le affermazioni contrastanti di Karim, e l’indignazione pubblica alla sua nomina, i media israeliani hanno riferito che il portavoce dell’esercito israeliano ha dichiarato che l’esercito non ha intenzione di annullare la nomina di Karim, e che egli è, nei fatti, rabbino capo dell’esercito israeliano.
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