Questo, che rappresenta indubbiamente il maggior
comparto lavorativo cittadino, è naturalmente anche il rischio più grosso per la
popolazione e per l’ambiente, ma non è l’unica minaccia per i trecatesi.
Assai peggiore, infatti, è la Giunta comunale
insediatasi con le ultime elezioni dello scorso maggio; una miscellanea del
peggio della politica italiana: forzitalioti, legaioli, fascisti meloniani, e
frattaglie minori.
Al comando della Giunta c’è Federico Binatti,
noto fascista, come si può evincere dal suo curriculum vitae, dove non si
vergogna affatto di sventolare una sua collaborazione – dal 12 gennaio 2009 al
31 maggio 2010 – con il gruppo consiliare Alleanza Nazionale verso il Popolo
della Libertà, presso la Regione Piemonte.
Chiarito chi sia questo assai poco ‘signore’,
vado a precisare le ragioni politiche di critica al suo operato: l’edizione
novarese online della Stampa riporta – datata domenica ventiquattro luglio, a
firma Simona Marchetti – la notizia per la quale Trecate “uscirà dal Consorzio
che sostiene l’Istituto storico della Resistenza e società contemporanea di
Novara, intitolato a Piero Fornara, il prefetto della Liberazione”.
Il primo cittadino trecatese sostiene che, le ben
2.500,00 Euro che verranno risparmiate per “scelta amministrativa”, saranno
utilizzte “in altri settori che riteniamo prioritari”, ma si guarda bene dal
rendere noti quali siano i comparti che ne beneficieranno: il sospetto è che si
tratti di una semplice indegna azione di rivalsa, da parte di chi non ha mai
accettato di essere stato sconfitto dalla storia.
Bosio (Al), 28 luglio 2016
Stefano Ghio - Proletari Comunisti
Alessandria/Genova
Nessun commento:
Posta un commento