"La morte di chi si sacrifica per gli interessi del popolo ha più peso del Monte Tai, ma la morte di chi serve i fascisti, di chi serve gli sfruttatori e gli oppressori, è più leggera di una piuma". MAO TSETUNG
Oggi lo Stato, il governo vuole reprimere qualsiasi lotta - anche le lotte sindacali, anche le lotte per il lavoro, lotte antifasciste, antirazziste, ecc. Queste giuste lotte vengono considerate sovversive.
Che c'entra in questo la battaglia per la libertà di Nadia Lioce e dei prigionieri politici rivoluzionari?
La repressione di questo Stato trova la sua punta di iceberg nella repressione verso i prigionieri politici rivoluzionari; cioè verso chi, in varie maniere, con cui si può anche essere d'accordo o meno, pone il fatto che non si può pensare di poter riformare un sistema a immagine e difesa dei padroni, dei ricchi, che attacca i diritti della maggioranza delle masse, da quelli più elementari al diritto a vivere, al diritto alla giustizia, al diritto quasi all'umanità, ma che esso va rovesciato questo sistema. Chi dice questo e lotta per questo deve essere messo a tacere, impedito di agire.
Ma le Brigate rosse -si dice - sono state arrestate, sono in carcere ancora dopo tanti anni, perchè hanno portato avanti una lotta armata, hanno ucciso...
Ma sentite...!
A Taranto c'è l'Ilva. L’Ilva non solo produce acciaio, ma in tutti questi anni e ancora oggi continua a produrre morti. Ha prodotto centinaia di morti di operai, migliaia di malati di tumore, di morti di bambini, di donne, di abitanti del quartiere vicino l'Ilva. Ma padron Riva non si è fatto neanche
mezza giornata di galera e oggi il governo concede l'immunità penale anche ai nuovi padroni indiani; dice praticamente:potete ancora inquinare, violare la sicurezza, far ammalare, far morire operai, bambini... Non vi succede niente!
Nei mesi scorsi hanno assolto Olivetti e continuano ad assolvere altri padroni per le morti da amianto. Sono morti decine e decine di operai per l'amianto e spesso anche i loro familiari, le loro mogli perché gli operai portavano a casa l’amianto. Sono morti perché i padroni per il loro profitto non stanno a guardare se in quella cosa che tu tocchi c'è l'amianto. Ma questi ora sono assolti!
In questi mesi i mass media borghesi hanno celebrato due anniversari: l'anniversario di Moro, e l'anniversario di Biagi, mentre continua in silenzio e più di prima, la strage sul lavoro e del non lavoro.
Allora, chiediamoci tutti: cosa è che distrugge di più, quali morti sono più gravi? La legge Biagi ha istituzionalizzato la precarietà, è come se il governo avesse detto ai padroni: “Andate sul mercato, il lavoratore che vi conviene di più prendetelo, il contratto che vi conviene di più fatelo”. Operai, diventati ufficialmente solo delle braccia. Quella Legge è stata l'anticipo del jobs act, ha istituzionalizzato i contratti a tempo determinato, precari, contratti parasubordinati. La sicurezza è veramente iniziata ad essere di un altro mondo. Quanti operai sono morti per quella legge? O quanti disoccupati si sono suicidati perché licenziati o non trovavano lavoro?
E allora, chiedetevi, che cos'è che distrugge di più, quali sono i morti che noi dobbiamo piangere?
(Dall'intervento di una compagna del Mfpr all'assemblea a Napoli "Dal carcere al 41bis" il 19 aprile 2018)
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