Festa della Lega, nel mirino il senatore che smonta l'affido
Simone Pillon apre a Genova la kermesse verde, pronta la contestazione per le sue proposte
Il
senatore leghista Simone Pillon aprirà la festa della Lega della
Liguria, il “Zena Fest”, che si svolgerà in piazza della Vittoria, da
domani a domenica 30 settembre, giorno in cui salirà sul palco
principale il vicepremier e ministro dell’Interno, Matteo Salvini, con
la felpa da leader del Carroccio. Ad accogliere Pillon, che ha appena
presentato un disegno di legge che è finito nel mirino di associazioni e
comitati, esperti del diritto di famiglia e giuristi, perché rimette
mano all’affido e impone la perfetta bigenitorialità, si sta
organizzando una rete di associazioni genovesi, già scese sul piede di
guerra dopo che il Comune di Genova, su proposta del gruppo consiliare
di Forza Italia, ha approvato l’istituzione del Registro delle Famiglie,
in cui vengono registrati i nuclei familiari, in cui i conviventi sono
sposati e predisponendo una serie di incentivi e bonus a loro esclusiva
disposizione. Ieri sera il movimento Nonunadimeno ha convocato
un’assemblea cittadina, proprio per organizzare le forze e le proteste:
«Dal registro delle famiglie tradizionali al ddl Pillon, l’attacco
all’autodeterminazione delle donne si fa sempre più concreto e feroce.
Non siamo disposti a tornare indietro », ha chiamato a raccolta
Nonunadimeno. « Quella del Registro per le famiglie è una mera
iniziativa di propaganda, che non può avere essere applicata, ma
s’inserisce in un disegno sistematico
di attacco alle donne e che colpisce le donne che si trovano in situazioni più fragili: nello stesso contesto vanno inseriti lo smantellamento dei consultori, lo stesso ddl Pillon »...
di attacco alle donne e che colpisce le donne che si trovano in situazioni più fragili: nello stesso contesto vanno inseriti lo smantellamento dei consultori, lo stesso ddl Pillon »...
Contro il ddl Pillon,
interviene l’avvocata Elena Fiorini, che peraltro preparerà il ricorso
al Tar contro il Registro delle Famiglie istituito dal Comune... «In caso di divorzio o
separazione, si disegna una bigenitorialità perfetta, con “ divisione”
dei figli con tempi paritetici: compresi i numeri di pernottamenti
presso uno e l’altro genitore. Cosa succederà allora ai genitori che
abitano in città diverse? Pillon conosce la realtà di spostare zaini e
libri, da una casa all’altra? Oggi esiste un genitore prevalente, più
frequentemente è la mamma, talvolta il papà: i ragazzini devono avere un
ruolo di riferimento ». Il ddl Pillon è finito nel mirino di
associazioni e movimenti in tutta Italia, accusato di rappresentare di
fatto un affondo al divorzio e alla libertà di scelta della donna,
perché potrebbe diventare un deterrente, per molte, a separarsi. È pure
previsto l’ affido condiviso anche se uno dei genitori è violento. «È
indicativo l’aspetto delle spese dice Fiorini - cancella l’assegno di
mantenimento, come se l’ex coniuge ci campasse sopra. Ognuno dovrà
pagare direttamente le spese vive del figlio, quando lo ha con sé » . E
poi l’obbligo di mediazione familiare impone alla separazione costi
pesanti... La mediazione obbligatoria
obbligherà a sostenere costi non leggeri. Pillon, peraltro, è un
mediatore familiare»...
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