La vicenda dei disegni sui
muri di una scuola per coprire le svastiche, che chi di dovere non aveva
rimosso, suscita sconcerto e impone alcune riflessioni.
Le svastiche sono reato, fiori
e cuori no: si potrebbe discutere se sono belli o brutti ma non sono
scarabocchi, non deturpano e non imbrattano nulla, semmai ripuliscono il muro
dalla sporcizia di quei simboli immondi.
L’antifascismo - a differenza
del fascismo e del nazismo - non è un’opzione politica o ideologica tra le
tante o una bandiera tra le altre.
L’antifascismo è l’opzione
costituzionale e quindi costitutiva della comunità nazionale: lo dice la XII
disposizione finale (tutt’altro che transitoria), la quale vieta la
ricostituzione, sotto qualsiasi forma, del disciolto partito fascista ma lo dice
ogni singolo articolo della Costituzione, che racconta la democrazia, la
repubblica, il pluralismo, la tutela dei diritti individuali e collettivi.
Proprio a Ravenna, che è città
decorata con medaglia d’oro al Valor Militare per il contributo dato alla
Resistenza e alla Liberazione spiace dover registrare la timidezza delle
istituzioni statali di fronte ai rigurgiti neofascisti e la sospetta solerzia
punitiva nei confronti dell’antifascismo militante.
È una deriva grave, che
sottintende ignoranza storica e strabismo giuridico e che non lascerà
indifferenti le forze politiche democratiche e antifasciste.
Andrea Maestri, segreteria
nazionale di Possibile
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