Si è formato ufficialmente oggi, martedi 16 giugno, il gruppo di estrema destra al Parlamento Europeo “Europa delle nazioni e della libertà – ENF “.
Il gruppo comprende 40 deputati di diversi partiti provenienti da sette
Stati membri: uno inglese della UK Independence Party (Ukip), quattro
deputati provenienti dai Paesi Bassi dal partito per la Libertà PVV, 4
austriaci dell’FPÖ, 5 italiani della Lega Nord, un belga del Vlaams
Belang, 23 francesi del Front national. I co-presidenti sono Le Pen e
l’olandese Marcel De Graaff. A permettere di raggiungere le sette
diverse nazionalità richieste, anche due eurodeputati del Congresso
della nuova destra polacco, partito su posizioni di estrema destra, anti
euro, anti immigrazione, a favore della reintroduzione della pena di
morte.
“Siamo veramente contenti per la costituzione del nostro gruppo – ha esordito in conferenza stampa la leader del Front National -. Questo è il risultato di un anno di lavoro, ma anche della voglia di non buttarsi in alleanze affrettate come hanno fatto altri partiti a scapito della loro reputazione. Questo è un gruppo forte, quello che abbiamo in comune è il coraggio”.
“Con oggi finisce l’inciucio socialista e democristiano al Parlamento europeo”, ha fatto eco Salvini,che insieme con gli altri 4 colleghi della Lega Nord fa parte del nuovo gruppo Enf. “Siamo contenti, finalmente ora c’è un’opposizione robusta a Bruxelles, contro il pensiero unico, la moneta unica e l’invasione clandestina – ha commentato il leader del Carroccio -. Se fossi in Martin Schulz e nei suoi soci di questa unione sovietica europea oggi comincerei a preoccuparmi parecchio”.
Secondo Geert Wilders, fondatore e leader del PVV, “oggi è il D-day, l’inizio della nostra liberazione. Siamo tutti politici provenienti da sette diversi Paesi”, ha esordito durante la conferenza stampa, “e credo che questo sia un momento storico. Siamo qui per essere la voce della resistenza dei cittadini europei, difendere la nostra sovranità”. “Una catastrofe – ha avvertito – si sta compiendo in Europa e in Ue: milioni di persone stanno arrivando dall’Africa e questa immigrazione deve essere fermata anche per impedire l’islamizzazione del nostro continente. Vogliamo difendere la nostra sovranità nazionale contro l’immigrazione di massa e l’islamizzazione – ha proseguito – vogliamo essere i padroni del nostro Paese, dei nostri soldi”.
Il gruppo si è cosi’ assicurato un bilancio comune annuale di 20 milioni di euro (per un quinquennio), oltre al finanziamento di una segreteria di gruppo e a vari benefici amministrativi.
da Radio Onda d'Urto
“Siamo veramente contenti per la costituzione del nostro gruppo – ha esordito in conferenza stampa la leader del Front National -. Questo è il risultato di un anno di lavoro, ma anche della voglia di non buttarsi in alleanze affrettate come hanno fatto altri partiti a scapito della loro reputazione. Questo è un gruppo forte, quello che abbiamo in comune è il coraggio”.
“Con oggi finisce l’inciucio socialista e democristiano al Parlamento europeo”, ha fatto eco Salvini,che insieme con gli altri 4 colleghi della Lega Nord fa parte del nuovo gruppo Enf. “Siamo contenti, finalmente ora c’è un’opposizione robusta a Bruxelles, contro il pensiero unico, la moneta unica e l’invasione clandestina – ha commentato il leader del Carroccio -. Se fossi in Martin Schulz e nei suoi soci di questa unione sovietica europea oggi comincerei a preoccuparmi parecchio”.
Secondo Geert Wilders, fondatore e leader del PVV, “oggi è il D-day, l’inizio della nostra liberazione. Siamo tutti politici provenienti da sette diversi Paesi”, ha esordito durante la conferenza stampa, “e credo che questo sia un momento storico. Siamo qui per essere la voce della resistenza dei cittadini europei, difendere la nostra sovranità”. “Una catastrofe – ha avvertito – si sta compiendo in Europa e in Ue: milioni di persone stanno arrivando dall’Africa e questa immigrazione deve essere fermata anche per impedire l’islamizzazione del nostro continente. Vogliamo difendere la nostra sovranità nazionale contro l’immigrazione di massa e l’islamizzazione – ha proseguito – vogliamo essere i padroni del nostro Paese, dei nostri soldi”.
Il gruppo si è cosi’ assicurato un bilancio comune annuale di 20 milioni di euro (per un quinquennio), oltre al finanziamento di una segreteria di gruppo e a vari benefici amministrativi.
da Radio Onda d'Urto
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