Ce l'ha
anche con la politica, i parlamentari sono persone che andrebbero sgozzate, ha
detto: "Fanno proprio schifo, altro che onorevoli. Sono solo dei ladri
aggregati al parlamento italiano"
I migranti vanno “bruciarli vivi“, “buttati a
mare”, “dobbiamo cacciarli” perché “vogliono sottometterci alla cultura della
morte”. Un’immigrata deve essere “impalata ed espulsa“. Sono alcune
delle frasi che il dirigente della Polfer di Catania Gioacchino Lunetto ha
scritto su Facebook. La pagina del social network è stata chiusa e la notizia è
trapelata dal sito Meridionews. Lunetto prima di tutto ce l’ha con gli
immigrati, ha postato articoli di giornale che li riguardano e ha commentato
sopra con frasi come “se in Italia li tocchi un italico idiota ti fa un video e
un giudice ti condanna per tortura”, oppure “lasciamoli nudi e ributtiamoli in
mare”. Insomma ci va giù pesante, gli unici che si salvano sono “i siriani.
Scappano da una guerra e sanno ben comportarsi”. Ma non ha attaccato solo i
migranti, che ha messo in equazione con clandestini, si è scagliato
anche contro la politica. A settembre ha scritto: “Avvisate la Kyenge e la
Boldrini. Dite loro che i loro amici, ospiti non invitati a casa nostra,
sono dei selvaggi, bestie da sopprimere quantomeno per la mancanza di
rispetto nei confronti degli italiani”. E poi, sui parlamentari, sempre secondo
Meridionews, affonda: “E’ gente che andrebbe sgozzata. Fanno
proprio schifo, altro che onorevoli. Sono solo dei ladri aggregati al
parlamento italiano”. Matteo Renzi invece è “solo” un “truffatore”. Il
tutto servito in salsa di nazi malinconia: “Mi manca Hitler”, ha
scritto. E poi ha condiviso post de I giovani fascisti con palesi
esaltazioni di Mussolini. E sulle dichiarazioni pubblicate su Facebook
da parte di Gioacchino Lunetto, la Digos di Catania ha trasmesso alla
Procura gli atti. Il questore Marcello Cardona ha “disposto l’avvio, con
rapidità e rigore, di opportune valutazione per l’adozione di provvedimenti
disciplinari”. Reazioni dal mondo politico invece, sono riportate da Repubblica.
Il deputato di Sel Erasmo Palazzotto ha detto che si tratta di
un “gravissimo comportamento di un funzionario di polizia a Catania” e ha
chiesto “un intervento immediato del capo della Polizia e del ministro
dell’Interno”. “Che un funzionario della Polizia di Stato si esprima in
questo modo vergognoso è inammissibile. Sono inaccettabili i toni – ha
aggiunto – gli argomenti, le minacce, le offese razziste
e gli insulti alle Istituzioni del nostro Paese, a partire dalla
Presidente della Camera. Le sue farneticazioni sono incompatibili con il
giuramento prestato alla Repubblica italiana e alla Costituzione. Ci aspettiamo
a questo punto che il Capo della Polizia e il ministro dell’interno chiariscano
e ci dicano quali atti abbiano intrapreso. In caso contrario, pronti a portare
la vicenda in Parlamento nelle prossime ore”.
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