La Fiom in Lombardia da tempo si trascina la contraddizione di avere al suo interno iscritti che nello stesso tempo sono attivisti leghisti, perché non combatte ogni giorno il razzismo e il fascismo tra le fila operaie; ora la patetica sinistra sindacale non va oltre ad indignarsi, giustamente, di questo episodio "paradossale" ma nello steso tempo finisce per condividere la posizione del segretario Cgil di Bergamo filo-Renzi che di recente aveva applaudito l'ipotesi del governo del sindacato unico fascista... Non è certo così che si combatte la deriva riformista e il progetto politico di Unions di Landini, ne tanto meno si va avanzare la coscienza nelle file della classe operaia della necessità del sindacato di classe...
Bergamo. La Lega Nord alla festa Fiom. Vergogna!
Comunicato sindacatoaltracosa Bergamo
Il 20 giugno, proprio il giorno in cui la Fiom e la Cgil sono impegnate nella manifestazione a Roma “Fermiamo le stragi nel Mediterraneo”, dall’altra parte d’Italia, a Bergamo, la stessa Fiom invita il capogruppo leghista alla Camera alla sua festa regionale! Ne siamo disgustati!
Massimiliano Fedrini della Lega Nord parteciperà alla festa della Fiom Lombardia a Bergamo, domani pomeriggio per un dibattito sul Jobs act. Mirco Rota, il segretario della Fiom Lombardia, che non è la prima volta che apre alla Lega Nord e che l’anno scorso invitò allo stesso Congresso regionale Roberto Maroni, si giustifica dicendo che la Fiom si confronta con tutti.
No, Mirco. La nostra Fiom con i razzisti non ci parla! Con chi proprio in questi giorni di fronte al dramma che si sta consumando nelle stazioni delle nostre città e alle nostre frontiere alimenta vergognosamente l’odio razzista noi non ci confrontiamo! Con chi pensa che gli immigrati “possono restare anche sei mesi sugli scogli”, con chi chiede di “respingerli sul primo barcone”, con chi dice che “i francesi fanno bene”, che con “i rom servono le ruspe”, che “i barconi a Lampedusa vanno lasciati al largo”, noi con questi non ci parliamo. E non li vogliamo alla nostra festa!
Forse non è un caso, che martedì al direttivo della Fiom di Bergamo, il segretario provinciale si sia del tutto dimenticato anche soltanto di citare la manifestazione di sabato 20 contro le stragi nel canale di Sicilia! Curioso in un territorio in cui peraltro oltre il 15% degli iscritti alla Fiom sono migranti.
Per una volta, siamo completamente d’accordo con la Cgil provinciale e regionale, che di fronte alla presenza della Lega Nord ha risposto che non parteciperà alla festa di Bergamo.
Bene farebbe, glielo chiediamo apertamente, anche Maurizio Landini a non partecipare a questa festa. A meno che non pensi, che la coalizione sociale sia questa!
Massimiliano Fedrini della Lega Nord parteciperà alla festa della Fiom Lombardia a Bergamo, domani pomeriggio per un dibattito sul Jobs act. Mirco Rota, il segretario della Fiom Lombardia, che non è la prima volta che apre alla Lega Nord e che l’anno scorso invitò allo stesso Congresso regionale Roberto Maroni, si giustifica dicendo che la Fiom si confronta con tutti.
No, Mirco. La nostra Fiom con i razzisti non ci parla! Con chi proprio in questi giorni di fronte al dramma che si sta consumando nelle stazioni delle nostre città e alle nostre frontiere alimenta vergognosamente l’odio razzista noi non ci confrontiamo! Con chi pensa che gli immigrati “possono restare anche sei mesi sugli scogli”, con chi chiede di “respingerli sul primo barcone”, con chi dice che “i francesi fanno bene”, che con “i rom servono le ruspe”, che “i barconi a Lampedusa vanno lasciati al largo”, noi con questi non ci parliamo. E non li vogliamo alla nostra festa!
Forse non è un caso, che martedì al direttivo della Fiom di Bergamo, il segretario provinciale si sia del tutto dimenticato anche soltanto di citare la manifestazione di sabato 20 contro le stragi nel canale di Sicilia! Curioso in un territorio in cui peraltro oltre il 15% degli iscritti alla Fiom sono migranti.
Per una volta, siamo completamente d’accordo con la Cgil provinciale e regionale, che di fronte alla presenza della Lega Nord ha risposto che non parteciperà alla festa di Bergamo.
Bene farebbe, glielo chiediamo apertamente, anche Maurizio Landini a non partecipare a questa festa. A meno che non pensi, che la coalizione sociale sia questa!
19 giugno 2015 il sindacato è un’altra cosa-opposizione CGIL bg
da bergamonews
Il leader provinciale Cgil: "Inopportuno l'invito a chi si allea con l'estrema destra in Europa". Ma il segretario Fiom Rota: "Siamo indipendenti dei partiti, ci confrontiamo con tutti"
No al dibattito coi leghisti:
Bresciani diserta l'incontro
alla festa della Fiom
Luigi Bresciani, il segretario provinciale della Cgil, non ci sarà. Non intende partecipare al dibattito sulle pensioni in programma sabato 20 giugno all'interno della festa della Fiom (leggi il programma).
"Nessuna polemica, per carità - sottolinea il leader della Camera del lavoro di Bergamo - solo non ritengo opportuno, e con me la segreteria della Cgil lombarda oltre a quella orobica, che in questo particolare e delicato momento si inviti a una nostra festa a discutere di pensioni anche un esponente della Lega Nord".
Perché inopportuno? "Per due motivi politici - prosegue Bresciani - il primo è la posizione dei leghisti sull'immigrazione e il secondo, forse anche più grave, l'alleanza che il Carroccio ha stretto con il Front National, al parlamento europeo, un'alleanza di estrema destra, che c'entra con la Cgil?".
Un pretesto per polemizzare in realtà con la "vostra" Fiom? "No, assolutamente, tant'è vero che domenica sarò lì alla festa al Lazzaretto insieme a Maurizio Landini".
Dal canto suo Mirco Rota, segretario regionale dei metalmeccanici della Cgil, tra i promotori della festa al Lazzaretto, non legge alcun motivo di inopportunità: "Siamo abituati a confrontarci con tutti, sia con le forze di sinistra che con quelle di destra perché siamo un sindacato autonomo, indipendente dai partiti e quindi, soprattutto sui temi che riguardano il lavoro, ci pare giusto dibattere con tutti. E al tavolo sabato sera ci saranno esponenti della Lega, dei 5 stelle, di Sel e del Partito democratico".
Mirco Rota ribadisce il giudizio estremamente differente tra Fiom e Lega sulle politiche migratorie, "ma quando parliamo di mondo del lavoro, di lavoratori, di pensioni, di jobs act, mi sembra doveroso un confronto, pur aspro, ma allargato a tutti".
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