Firenze. “Il 68 è finito”, studenti pestati dai fascisti
Ora
che hanno provato sulla loro pelle la violenza dei “fascisti del terzo
millennio” certi ambienti cambieranno idea sulla necessità che
l’antifascismo debba avere un carattere militante e non limitarsi a
qualche trita celebrazione una tantum o al massimo a qualche comunicato
stampa di “condanna della violenza”? Oppure, passata la paura, si
tornerà alla retorica della ‘rissa tra opposti estremismi’ che tanto
piace alla cosiddetta sinistra democratica?
Ieri sera, intorno alle 20, alcuni ragazzi e ragazze della Rete degli Studenti provenienti da Toscana e Umbria sono stati aggrediti in pieno centro a Firenze da un gruppetto di fascisti di Casa Pound. Prima, hanno raccontato le vittime, il lancio di un bicchiere di vetro che ha ferito una ragazza ad una gamba, poi il pestaggio da parte di una testa rasata a petto nudo, al quale si sono aggiunti poco dopo altri quattro, cinque fascisti al grido di “la resistenza è morta”, “il 68 è finito” e “sporchi rossi”. I quattro studenti aggrediti – che hanno tra i 15 e i 21 anni – avevano da poco partecipato all’evento conclusivo delle Giornate del Lavoro della Cgil (che poi consisteva in una intervista di Susanna Camusso da parte del direttore del Sole24Ore!), in Piazza della Signoria, e non si aspettavano certo di diventare l’obiettivo di una aggressione quadristica in piena regola. Mentre studenti e studentesse malmenati si facevano medicare in ospedale, la Digos fermava, identificava e denunciava due dei presunti aggressori, due fiorentini di 21 e 24 anni. Ma a far scattare il pestaggio sarebbe stato, secondo le testimonianze, un estremista di almeno 40 anni. “Ho notato che uno di loro aveva una svastica tatuata – racconta una ragazza del gruppo alla stampa locale - Poi sono fuggita in un ristorante e quando sono uscita fuori era tutto finito, loro erano scappati e c’erano la polizia e un’ambulanza che mi ha portata all’ospedale. Solo dopo siamo andati in questura per la denuncia”.
“Un brutto episodio che non oscura la tre giorni ma che offende una città antifascista come Firenze. Ai ragazzi la solidarietà di tutta la Cgil Toscana, con l'auspicio che vengano al più presto individuati i responsabili di un atto così vigliacco” si è limitato a commentare Alessio Gramolati, segretario generale di Cgil Toscana.
“Nessuno poteva aspettarsi un’aggressione del genere, tantomeno a Firenze dove queste cose solitamente non accadono” ha detto un altro ragazzo vittima dell’aggressione che evidentemente è poco informato sulle scorrerie e sulle continue aggressioni fasciste nel capoluogo toscano. Forse perché di solito i nazi se la prendono con i militanti dei centri sociali e della sinistra radicale...
Ieri sera, intorno alle 20, alcuni ragazzi e ragazze della Rete degli Studenti provenienti da Toscana e Umbria sono stati aggrediti in pieno centro a Firenze da un gruppetto di fascisti di Casa Pound. Prima, hanno raccontato le vittime, il lancio di un bicchiere di vetro che ha ferito una ragazza ad una gamba, poi il pestaggio da parte di una testa rasata a petto nudo, al quale si sono aggiunti poco dopo altri quattro, cinque fascisti al grido di “la resistenza è morta”, “il 68 è finito” e “sporchi rossi”. I quattro studenti aggrediti – che hanno tra i 15 e i 21 anni – avevano da poco partecipato all’evento conclusivo delle Giornate del Lavoro della Cgil (che poi consisteva in una intervista di Susanna Camusso da parte del direttore del Sole24Ore!), in Piazza della Signoria, e non si aspettavano certo di diventare l’obiettivo di una aggressione quadristica in piena regola. Mentre studenti e studentesse malmenati si facevano medicare in ospedale, la Digos fermava, identificava e denunciava due dei presunti aggressori, due fiorentini di 21 e 24 anni. Ma a far scattare il pestaggio sarebbe stato, secondo le testimonianze, un estremista di almeno 40 anni. “Ho notato che uno di loro aveva una svastica tatuata – racconta una ragazza del gruppo alla stampa locale - Poi sono fuggita in un ristorante e quando sono uscita fuori era tutto finito, loro erano scappati e c’erano la polizia e un’ambulanza che mi ha portata all’ospedale. Solo dopo siamo andati in questura per la denuncia”.
“Un brutto episodio che non oscura la tre giorni ma che offende una città antifascista come Firenze. Ai ragazzi la solidarietà di tutta la Cgil Toscana, con l'auspicio che vengano al più presto individuati i responsabili di un atto così vigliacco” si è limitato a commentare Alessio Gramolati, segretario generale di Cgil Toscana.
“Nessuno poteva aspettarsi un’aggressione del genere, tantomeno a Firenze dove queste cose solitamente non accadono” ha detto un altro ragazzo vittima dell’aggressione che evidentemente è poco informato sulle scorrerie e sulle continue aggressioni fasciste nel capoluogo toscano. Forse perché di solito i nazi se la prendono con i militanti dei centri sociali e della sinistra radicale...
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