mercoledì 30 settembre 2015
pc 30 settembre - Come e peggio di Berlusconi: il PD renziano prepara la "riforma" della Rai per un completo controllo dell'informazione al servizio del regime
Un senatore del Pd (“non voglio comparire”) ha detto a Fabrizio Roncone del Corriere: “Sappia che a RaiTre, tra un po’, entreremo col lanciafiamme”.
Matteo Renzi alza, Michele Anzaldi schiaccia: l'aria da editto bulgaro torna su Raitre
Dopo gli attacchi del premier ai talk show e De Luca che ha definito "camorristico" il giornalismo della rete scende in campo il consigliere Pd in Vigilanza Rai: "Con Raitre c'è un problema ed è ufficiale. Non hanno capito che nel Pd è stato eletto un altro segretario, che è anche premier".
da l'Espresso
.....Pareva la sparata animosa di un politico-imputato, e invece si sta rivelando lo sparo di Sarajevo che – con il dovuto spalleggiamento – annuncia il conflitto aperto tra il Pd renziano e la Raitre di Vianello. Vincenzo De Luca è infatti un renziano eccezionale, sui generis, si sa: si può candidare alla regione Campania nonostante una condanna in primo grado perché è lui, riesce a governare in regolare deroga alla legge Severino perché è lui. Perché lui sa come si fa. Così, anche la sua sortita sul giornalismo di Rai tre, che a suo avviso sarebbe non solo “depressivo” ma addirittura “camorristico”, è stata così eccezionale da produrre sulle prime un effetto paradossale: il Pd renziano si è schierato infatti, con il vicesegretario Lorenzo Guerini, a difesa del canale. Ma è durata poco. Poi, l’attacco ha prodotto il suo effetto autentico: quello dell’apparentemente occasionale scoppiare del conflitto. Lo sparo di Sarajevo appunto.
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