Martedì 29 Settembre si è svolto, a
Palermo, il secondo appunto del cineforum giovanile.
Il film proiettato è stato “American
History X”.
Basta accendere la tv, sfogliare un
giornale o scorrere i post di qualsiasi social network per capire
quanto il razzismo sia forte nel nostro paese e quanto sia usato
dalla borghesia per indirizzare il disagio e la rabbia delle masse
verso i migranti e chi sta peggio di noi e distogliere l'attenzione
da se stessa (vera responsabile di odio, sfruttamento e morte).
Il film narra le vicende di due
fratelli americani che, successivamente alla morte del padre per mano
di uno spacciatore immigrato, cominciano a sviluppare odio verso la popolazione immigrata che vive negli Stati Uniti e si avvicinano al neonazismo.
di uno spacciatore immigrato, cominciano a sviluppare odio verso la popolazione immigrata che vive negli Stati Uniti e si avvicinano al neonazismo.
La pellicola colpisce sicuramente per
la crudezza di alcune immagini ma soprattuto per l'attualità della
tematica trattata.
“Gli immigrati ci tolgono il
lavoro”...“sono delinquenti...” quante volte quotidianamente
ascoltiamo frasi di questo tipo?
Dopo la visione interessantissimo è
stato il dibattito. La questione razzismo è stata argomentata da
tantissimi punti e con un certo fervore.
Innanzitutto si è sottolineato come il
razzismo sia sistemico e come ci viene propinato ogni giorno
attraverso i media. Si è detto apertamente che in ogni luogo in cui
noi giovani siamo presenti è necessario contrastarlo, qualsiasi sia
la forma cui esso si manifesti.
Si è parlato di flussi migratori, e di
come essi siano inevitabili e, al di là di fattori scatenanti come
guerre, persecuzioni, ecc. anche molto naturali; di diritti umani e
di come la legittimità delle persone a spostarsi non sia
subordinata, ad esempio, alla capacità di assorbimento di manodopera
del paese “ospitante”.
Le persone sono persone, non mezzi di produzione da impiegare in catene di montaggio!!
Altro interessante spunto
di riflessione è stato sottolineare come il razzismo della classe
dominante non sia rivolto solo alle persone immigrate ma anche verso
proletari e sottoproletari che vivono nei quartieri popolari
etichettati continuamente anch'essi come delinquenti, mafiosi, gente
da bruciare viva.
I problemi di Palermo, ma
di qualsiasi altra città, sono il venditore ambulante o la mancanza
di investimenti volti alla diminuzione del tasso di disoccupazione?
Sono la Vucciria, Ballarò, lo Sperone o la mancanza totale di
servizi presenti in questi quartieri?
Con uno spirito sicuramente
positivo vi invitiamo a stare sintonizzati per avere notizie sul
terzo appuntamento del Cineforum giovanile.
Nessun commento:
Posta un commento