Partita l'iniziativa da Venezia, oggi in varie
città italiane vi è stata la "Marcia delle donne e uomini scalzi" in solidarietà con i migranti.
Certamente ogni azione di sostegno ai migranti, che rivendichi "corridoi
umanitari, diritto di accoglienza dignitosa per tutti, chiusura dei
luoghi di detenzione dei migranti, sistema unico di asilo in Europa", è
utile come parte della battaglia secondo noi più generale per la libera
circolazione di tutti i migranti, senza differenze tra chi viene
scappando dalla guerra e violenze e chi dalla miseria, per il diritto di
cittadinanza. Come è utile per alimentare il clima di solidarietà e contrastare le forze razziste e fasciste.
Ma una cosa è l'attivismo, il "metterci la faccia" collettivamente di democratici, solidali, intellettuali, esponenti del mondo della cultura, singoli antirazzisti, antimperialisti; altra cosa è la "faccia ipocrita" e di "coscienza lavata" di associazioni, partiti, giornalisti conosciuti, sindaci, esponenti istituzionali, ecc. e soprattutto dei sindacati confederali.
chi stava in prima fila nella marcia di Palermo |
Molte delle forze politiche e sindacali che marciano sono le stesse che hanno appoggiato o non hanno detto e fatto nulla contro le missioni di guerra dell'Italia e dell'Europa, passate per “missioni umanitarie, di
pace”, causa della situazione di guerra, conflitti, da cui scappano i migranti; come hanno coperto i veri interessi economici dell'imperialismo, l'azione di affamamento, miseria dei popoli in questi paesi.
Questi partiti, sindacati, esponenti dei mass media si sono poi ben guardati, prima e ora, dall'appoggiare, dal dare voce, visibilità, ai migranti quando protestano, quando loro prendono la scena. Sono con i migranti, quando questi chiedono "aiuto", quando "rispettano le regole e vogliono integrarsi"; si dimenticano o peggio sono critici-critici quando i migranti rompono le "belle regole democratico-borghesi".
Una "Marcia" che da parte delle forze politiche, sindacali, esponenti istituzionali di fatto vuole accompagnare l'azione del governo e dello Stato italiano.
Una "Marcia" che da parte delle forze politiche, sindacali, esponenti istituzionali di fatto vuole accompagnare l'azione del governo e dello Stato italiano.
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Un esempio è Taranto, dove anche c'è stata una versione locale della Marcia dei piedi scalzi. Riportiamo dal blog tarantocontro:
Una questione non può non saltare immediatamente agli occhi.
Proprio in questi giorni a Taranto i migranti concreti, oltre un centinaio stanno lottando con sacrificio, coraggio, dignità per ottenere i documenti di identità e più in generale il loro diritto a rimanere in Italia.
Hanno manifestato davanti alla Prefettura, al Comune, hanno fatto presidi, cortei, hanno fatto anche una tenda in piazza Castello.
Ma questi migranti che non stanno solo ad elemosinare sostegno, ma a portare avanti in prima persona i loro diritti, sembrano e sono fantasmi per gran parte delle persone, degli organismi che oggi fanno la Marcia "per loro".
"Come - dicono i migranti - scendete in piazza, manifestate per noi... e quando noi ci siamo concretamente voi non ci siete, non sostenete la nostra lotta? Noi vorremmo più gente che invece di lottare PER noi, lottasse INSIEME a noi!
Nelle settimane, giorni scorsi, a parte il sostegno importante di alcune associazioni e di singoli, troppo pochi, antirazzisti, democratici, compagni di Taranto, tutti gli altri, organizzazioni, partiti, ecc. che oggi marciano, hanno lasciato e continuano a lasciare soli i migranti che lottano.
E' poi letteralmente imbarazzante, per non dire parole più pesanti, sapere che i sindacati, Cgil, Cisl, Fiom, partecipano alla marcia, quando loro soprattutto dovevano difendere concretamente i diritti dei migranti e non lo fanno; nè hanno fatto alcuna dichiarazione a fronte della negazione di questi diritti "Umani".
Ora non ci si può mettere a posto la coscienza, marciando per una volta per qualche metro di strada...".
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