Le ultime nubi su una veloce ripresa dell’economia siciliana
si materializzano nel cielo di Termini Imerese. Sarebbe venuto meno, definitivamente,
l’impegno di Blutec, la newco partorita dal gruppo metalmeccanico Metec che fa
capo a Roberto Ginatta e che – in un accordo di dicembre con il governo e le
parti sociali – si era impegnata a rilevare l’ex stabilimento e a far ripartire
la produzione entro fine anno, utilizzando i 290 milioni messi a disposizione
da Stato e Regione. Sono fonti
qualificate del ministero dello Sviluppo economico a confermarlo. È stata annullata la riunione prevista al
Mise per il 14 settembre, nella quale si sarebbe dovuto fare il punto su
Termini. A quest’appuntamento aveva rinviato a inizio agosto il sottosegretario
alla presidenza del Consiglio Claudio De Vincenti, parlando con una delegazione
sindacale che era andata a manifestare la propria preoccupazione al Nazareno,
nel corso della direzione del Pd sull’emergenza Sud. Già nelle settimane scorse
era trapelata la notizia che il governo stava cercando un partner per
affiancare e sostenere Metec-Blutec, alle prese con difficoltà finanziarie. L’azienda
non aveva versato 18 milioni di capitale, sui 24 deliberati, e non aveva dato
luogo a un’ulteriore ricapitalizzazione fino a 100 milioni che doveva avvenire
entro giugno. Ma non ci sarà, con ogni probabilità, un affiancamento, bensì la
sostituzione di Blutec con un’altra società.
Della vicenda si sta occupando il ministro Federica Guidi,
che sarebbe a buon punto nella ricerca dell’alternativa al gruppo Ginatta, in
una vicenda – quella di Termini – costellata da numerose manifestazioni di
interesse per lo stabilimento e da altrettante cospicue rinunce, ultime quelle
di Di Risio (Dr Motors) e Grifa. E a settembre scade la cassa integrazione per
700 ex dipendenti, concessa dal governo proprio sulla base dell’accordo con
Blutec… e in attesa sono ancora anche gli operai dell’indotto…
tratto da La Repubblica Palermo
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