Quanto avvenuto alla Tecnomessapia, appalto Alenia di Grottaglie Taranto - dove gli operai hanno accettato
le minacce aziendali e per paura si sono cancellati dallo Slai cobas per
il sindacato di classe, quanto avviene alla selezione differenziata presso l'Amiu Pasquinelli - dove una
parte dei lavoratori per compiacere l'Amiu mette letteralmente le mani nell'amianto e
tra i topi, mettendo a rischio la propria salute (vedi nel blog tarantocontro articoli
specifici), è anche uno specchio molto negativo del clima di
subordinazione che c'è in una parte, per fortuna ristretta, dei
lavoratori, a Taranto come in tante città e realtà di lavoro.
Su questo, noi non siamo per comprendere le "ragioni", la situazione di rischio
generale per il lavoro, il salario, ecc. ecc.
Queste condizioni le
conosciamo bene nella loro drammaticità e pesantezza, e riguardano
tutta la classe lavoratrice. MA ESSE NON GIUSTIFICANO un atteggiamento
di una parte di lavoratori di accettare supinamente ricatti e minacce,
fino a "dare il culo" alle aziende.
Questi lavoratori danneggiano
loro, ma danneggiano anche i loro compagni di lavoro e danneggiano la
possibilità di una battaglia sindacale di classe, quanto mai necessaria
oggi proprio in cui le condizioni di lavoro sono a rischio.
Questi
lavoratori tradiscono i loro compagni di lavoro, rompono la necessaria
unità dei lavoratori, la solidarietà tra lavoratori che invece, e non
sono pochi, resistono e lottano; e a volte, come all'Amiu,
"sputano" anche sulla loro stessa precedente lotta che, sola, ha
permesso di conquistare quel posto di lavoro.
Certo sappiamo di chi
sono le colpe, sappiamo il ruolo nefasto dei sindacati confederali, che
non solo hanno affossato la coscienza della lotta vera, della rigidità
sui diritti dei lavoratori, hanno fatto considerare normale accettare di
svendere la salute per il lavoro, ecc; come abbiamo conosciuto a volte
il ruolo squallido di sindacatini autonomi di destra che si buttano a
pesce per accaparrarsi operai, puntando proprio sulle loro arretratezze e
idee sbagliate; ma, ripetiamo, nessun operaio oggi che accetta di piegarsi può dirsi "innocente".
Questi
lavoratori fanno diventare di fatto forti e potenti, che possono fare e
disfare, disporre della tua vita, dei miseri padroni o dirigenti
aziendali, quando in realtà sono dei "sacchi vuoti", che spesso basta
che si trovano di fronte una posizione di classe intransigente,
determinata e si sgonfiano.
Noi lo abbiamo provato nei fatti, nel lavoro dello Slai cobas per il sindacato di classe, non
lo diciamo solo in teoria....
D'altra
parte questi lavoratori si illudono! Non opponendosi ai piani di
padroni, istituzioni, sindacati conniventi, si consegnano mani e piedi a
tutto quello che le aziende fanno.
Al contrario di quello che
questi lavoratori paventano, è invece proprio l'atteggiamento succube
che mette a rischio lavoro, diritti, sicurezza, ecc.
Nella
difficile strada che hanno davanti tutti gli operai, lavoratori, devono
per forza denunciare e contrastare "i crumiri" della dignità di classe,
della lotta dei lavoratori.
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