ESTADO ESPAÑOL: ESTADO DE SITIO
Approvata nel dicembre del 2014 dalle Cortes, a marzo dal Senato ed entrata in vigore il 1° luglio. I movimenti e i partiti di sinistra, i sindacati, associazioni e numerosi giuristi contestano un provvedimento che riduce drasticamente l’esercizio della libertà di espressione e manifestazione e rende punibili con pesanti pene, pecuniarie ma anche detentive, forme di protesta finora più o meno tollerate. Ad esempio la nuova legge sulla sicurezza pubblica voluta insistentemente dalla destra del Partito Popolare definisce la protesta davanti al parlamento e altri edifici governativi come "una minaccia alla sicurezza pubblica", così come le manifestazioni convocate in prossimità di vari edifici pubblici, infrastrutture di trasporto o impianti nucleari. E’ vietato anche riprendere e usare i membri
delle forze di sicurezza dello Stato e la ‘Ley Mordaza’ incrementa le pene per quelle che vengono definite offese nei confronti della famiglia reale. "L'obiettivo principale della legge, a quanto pare, è aiutare il partito al governo a rimanere al potere scoraggiando le proteste contro l'austerità, che sono aumentate e si sono rivelate di grande supporto per il partito Podemos che sembra destinato a raggiungere un buon risultato nelle elezioni di quest'anno" ha denunciato nei giorni scorsi un quotidiano non proprio bolscevico come il New York Times. La nuova legge individua ben 44 comportamenti, qualificati come molto gravi, gravi o lievi, che saranno sanzionati con multe che vanno dai cento ai 600mila euro.
Vediamo nel dettaglio cosa prevede il provvedimento che riporta la Spagna al Franchismo dal punto di vista della repressione delle libertà civili senza che l’Unione Europea sia in alcun modo intervenuta per bloccarne l’approvazione.
I cittadini che partecipano a manifestazioni non autorizzate saranno puniti con una multa di trentamila euro. La multa sale a 600mila euro se la protesta si svolge fuori degli edifici governativi. È vietato salire sopra edifici o monumenti per protesta senza autorizzazione, nel caso in cui esista un rischio certo di provocare danni a persone o cose. Viene multata anche la disobbedienza o la resistenza alle autorità o agli agenti.
1. L’interruzione di atti pubblici, come comizi, manifestazioni sportive o religiose, è punita con multe tra 600 e trentamila euro. La stessa multa sarà inflitta a chi rifiuta di essere identificato dalla polizia.
2. La legge vieta di lanciare appelli alle manifestazioni di piazza su Twitter, Facebook e Instagram. Chi registra o diffonde immagini della polizia è punito con una multa di 33mila euro. Ai giornalisti è concesso farlo, ma solo a scopo informativo.
3. Le persone che cercano di impedire uno sfratto saranno punite con multe tra 600 e trentamila euro.
La Legge Bavaglio non prevede multe e arresto solo per manifestazioni e comportamenti di tipo politico o rivendicativo, ma interviene pesantemente anche per altri aspetti della vita quotidiana. Ad esempio stabilisce che chi viene sorpreso a bere alcolici per strada sarà punito con una multa fino a 600 euro (se si tratta di un minorenne, la multa dovranno pagarla i genitori). Oppure che chi è sorpreso a fumare marijuana in locali pubblico o trasporti pubblici sarà punito con multe tra 600 e trentamila euro. La Ley Mordaza prevede anche che siano punite le persone che vengono fermate dalla polizia senza documento d’identità oppure non presentano denuncia se lo perdono o gli viene rubato. Anche le persone che proiettano fasce di luce laser su piloti o conducenti di mezzi pubblici sono punite con multe da trentamila a 600mila euro
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