mercoledì 24 giugno 2015

pc 24 giugno - Sulla riforma della scuola il governo ha posto la fiducia... un altro atto dell'arroganza fascista di Renzi!

Strappo dopo strappo all’attuale Costituzione della Repubblica italiana il capo del governo Renzi procede per far passare la legge di riforma della Scuola: tutto l’impianto del ddl rende la scuola non più pubblica, ma di fatto privata e gestita in modo privato.
Strappo dopo strappo verso i diritti difesi da tutte le lavoratrici e i lavoratori, i precari e le precarie, insomma con tutto il “mondo della scuola” in questo braccio di ferro, la “sfida finale” dice un quotidiano per rispondere alle esigenze messe in campo dai padroni.
Strappo dopo strappo Renzi procede sulla strada del moderno fascismo quando impedisce di discutere, come ha fatto da quando è arrivato al governo e anche in questo caso, e come è costretto ad ammettere pure l’attuale presidente del Senato Grasso, che ha perfino di norma già sostenuto Renzi su questa strada per niente democratica: “Io al Senato, come arbitro, vorrei poter discutere, vorrei non ci fosse gioco sporco e vorrei non restare col cerino in mano”…
La decisione di porre la fiducia al Senato, “… la fiducia sulla ‘Buona scuola’ non è una fiducia come le altre” dice un quotidiano…” per la quale si dovrebbe “votare” giovedì, perché si è dimostrato impossibile far passare la legge in commissione cultura, come era stato impossibile farla passare in commissione affari costituzionali! (nelle altre commissioni la legge è passata solo perché il livello di prosternazione davanti al capo e l’attaccamento alla poltrona da parte degli sgherri di Renzi non ha limiti!), dimostra la volontà, denunciata già nelle piazze ma ammessa adesso da più parti, di “fregarsene” di ogni diritto acquisito, delle sentenze della Corte di giustizia europea, di ogni parvenza di “democrazia”...
A questa arroganza infinita, a questo moderno fascismo che grazie a Renzi corre ancora più veloce, le masse devono dare la necessaria risposta... i lavoratori e le lavoratrici della scuola nonostante le "vacanze" già stanno annunciando in diverse forme che la lotta non si ferma.

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