Macchinista unico, convogli pericolosi: sotto inchiesta l'ad di Trenitalia
Il pm Guariniello mette sotto inchiesta Soprano e il collega francese Fhal: la decisione di lasciare un solo addetto alla guida espone a rischi ferrovieri e viaggiatori
Il macchinista unico sui treni torna sotto accusa a Torino. Il pm Raffaele Guariniello ha indagato per omissione dolosa di cautele e violazione del Testo unico per la sicurezza sul lavoro l'amministratore delegato di Trenitalia, Vincenzo Soprano, e Frédéric Fhal, direttore della Svi, la società controllata da Snfc che gestisce il Tgv sulla tratta Torino- Milano. L'indagine era partita quasi due anni fa dopo gli esposti dei lavoratori e dei sindacati. Il passaggio dal doppio macchinista a quello unico comporta infatti un aumento dei rischi per chi conduce il convoglio che, in caso di malore, può trovarsi a fermare il treno all'interno di una galleria con un allungamento eccessivo dei tempi di soccorso. Nel 2014 erano state alcune decine i malori da parte di macchinisti e le Asl piemontesi avevano emesso delle prescrizioni a tre società, Trenitalia, Svi e Captrain Italia. Quest'ultima le ha accolte, mentre per le prime due le nuove ispezioni dello Spresal hanno dato esito negativo, convincendo la procura a iscrivere nel registro degli indagati i responsabili.
I tecnici hanno effettuato diverse simulazione sulle tante gallerie di cui è costellata la rete ferroviaria in Piemonte e una di queste ha attirato in particolare l'attenzione degli inquirenti: nel Cuneese, in caso di malore, prima che i soccorsi raggiungano il macchinista passano almeno 40 minuti. Secondo i responsabili per la sicurezza delle ferrovie che avevano denunciato il problema, la questione dei soccorsi con il macchinista unico coinvolgerebbe anche indirettamente tutti i viaggiatori.
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