VENERDI' 14 AGOSTO: A LERICI (SP) ALLA SAGRA ORGANIZZATA DAL PARTITO COMUNISTA D'ITALIA
La sera di venerdì quattordici agosto decido di raccogliere l’invito della
federazione spezzina del Partito Comunista d’Italia, e di recarmi al Parco
Falconara di Lerici per partecipare alla prima serata della tradizionale – siamo
giunti alla tredicesima edizione – Sagra dell’Acciuga di Monterosso, che
rappresenta uno dei tre appuntamenti estivi di autofinanziamento del partito
localmente guidato da Pierluigi Sommovigo detto Gipo.
Arrivare all’area dove si svolge la manifestazione è quasi un’impresa: dalla stazione della Spezia Centrale occorre salire sul bus per Lerici, scendere alla fermata della Fincantieri, e poi salire per circa quattro chilometri sulla collina, prima di incontrare finalmente il posto adibito a questo genere di cose.
Giunto finalmente alla meta – a dire il vero una notevole area attrezzata da dove si può ammirare uno splendido panorama – resto sconcertato dalla disposizione della stessa: stranamente gli organizzatori non hanno tenuto conto delle barriere architettoniche che la costellano, essendo posizionata su tre diversi livelli tra i quali ci si può spostare unicamente attraverso la salita e discesa di brevi scale.
Che si tratti di una sagra e non di una festa di partito lo si coglie appena si mette piede all’interno dello spazio, al di là dello strtiscione della federazione spezzina: se si esclude un minuscolo spazio, riservato al complesso che allieterà la serata con le cover di pezzi di musica militante, tutto il resto dell’area è occupato dai tavolini del ristorante.
Colpisce, e a dire il vero personalmente la cosa mi irrita non poco, che non ci sia né uno stand del partito – dove poter avere informazioni e pubblicistica – né una libreria di alcun genere e dimensione; ma del resto non si trova neppure un bar che non sia parte della cucina.
Infine, devo dire che i prodotti preparati dai volontari ai fornelli hanno incontrato i miei gusti: in particolare i ravioli di branzino al sugo di mare erano realmente una delizia; sia chiaro che questa è una valutazione personale, anche se devo dire di aver ascoltato, da parecchi avventori, commenti dello stesso tenore.
Lerici (Sp), 16 agosto 2015
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova
Arrivare all’area dove si svolge la manifestazione è quasi un’impresa: dalla stazione della Spezia Centrale occorre salire sul bus per Lerici, scendere alla fermata della Fincantieri, e poi salire per circa quattro chilometri sulla collina, prima di incontrare finalmente il posto adibito a questo genere di cose.
Giunto finalmente alla meta – a dire il vero una notevole area attrezzata da dove si può ammirare uno splendido panorama – resto sconcertato dalla disposizione della stessa: stranamente gli organizzatori non hanno tenuto conto delle barriere architettoniche che la costellano, essendo posizionata su tre diversi livelli tra i quali ci si può spostare unicamente attraverso la salita e discesa di brevi scale.
Che si tratti di una sagra e non di una festa di partito lo si coglie appena si mette piede all’interno dello spazio, al di là dello strtiscione della federazione spezzina: se si esclude un minuscolo spazio, riservato al complesso che allieterà la serata con le cover di pezzi di musica militante, tutto il resto dell’area è occupato dai tavolini del ristorante.
Colpisce, e a dire il vero personalmente la cosa mi irrita non poco, che non ci sia né uno stand del partito – dove poter avere informazioni e pubblicistica – né una libreria di alcun genere e dimensione; ma del resto non si trova neppure un bar che non sia parte della cucina.
Infine, devo dire che i prodotti preparati dai volontari ai fornelli hanno incontrato i miei gusti: in particolare i ravioli di branzino al sugo di mare erano realmente una delizia; sia chiaro che questa è una valutazione personale, anche se devo dire di aver ascoltato, da parecchi avventori, commenti dello stesso tenore.
Lerici (Sp), 16 agosto 2015
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova
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