pc 11 giugno - Carcere - Pavia, la denuncia choc di un detenuto: "Umiliato e pestato dagli agenti"
11 giugno 2020 - Un detenuto
del carcere di Pavia ha
denunciato di essere stato
picchiato e umiliato da alcuni agenti di polizia penitenziaria. L’atto è stato depositato lunedì alla
Procura di Pavia. Non è l’unico caso: un altro
detenuto sta predisponendo in questi giorni la propria denuncia, anche
altri si sarebbero rivolti ai loro legali per la stessa vicenda.
L’episodio si sarebbe verificato lunedì 9 marzo, all’indomani della
rivolta della sera precedente durante la quale erano stati
appiccati incendi all’interno del carcere e circa trenta detenuti si erano
asserragliati sul tetto fino a notte fonda. Il motivo della protesta, le
limitazioni imposte a causa dell’epidemia. Il
denunciante, un italiano di 47 anni, ha segnalato alle autorità che
l’indomani mattina circa 35 agenti avrebbero iniziato a picchiare i
detenuti: l’uomo ha spiegato che vedendo la situazione aveva indossato
più indumenti per attutire eventuali colpi. Ha riferito poi di essere
stato accusato di essere salito sul tetto durante la rivolta, ma lui
afferma di non esserci andato. Ha quindi denunciato di esser stato
obbligato a spogliarsi e fare alcuni piegamenti
nudo per poi venir picchiato. Una situazione che si è ripetuta per due
volte, secondo il denunciante. Il detenuto ha segnalato che al suo
rientro in cella ha trovato
la spesa gettata nel gabinetto e che per alcuni
giorni non ha potuto far la doccia né disporre dell’ora d’aria. Nella
denuncia è riportato anche che non avrebbe potuto accedere
all’infermeria e di aver avviato uno
sciopero della fame.
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