Un altro giovane afroamericano ucciso dalla polizia, due giorni prima di George Floyd
Il procuratore del New Jersey ha reso noto un nuovo video che mostra
l’uccisione di un altro cittadino afroamericano disarmato da parte della
polizia. La morte è avvenuta durante un’operazione di fermo nello
scorso mese di maggio.
Le immagini risalgono al 23 maggio scorso e mostrano un agente bianco che chiede a un giovane afroamericano, Maurice S. Gordon, di sedere sul sedile posteriore della sua auto, in attesa dell’arrivo di un carro attrezzi dopo che il veicolo è rimasto in panne sulla Garden State Parkway di Bass River. Maurice Gordon aveva 28 anni ed era uno studente universitario.
Il video dall’interno del veicolo mostrava Gordon che si slacciava la cintura di sicurezza e cercava di uscire solo per sentirsi dire da un poliziotto, Randall Wetzel di rimanere fermo. “Continuo a dirti di non uscire dalla macchina, ma continui a saltellare fuori”, ha detto Wetzel a Gordon
Il giovane, però, tenta di occupare il posto di guida e l’agente cerca di impedirglielo, innescando una colluttazione durante la quale il poliziotto utilizza uno spray urticante. Ma il corpo a corpo prosegue fino a quando non si conclude tragicamente, con l’agente che esplode sei colpi d’arma da fuoco con la pistola di servizio, uccidendolo.
La morte del giovane Gordon risale dunque a due giorni prima di quella di George Floyd a Minneapolis, che ha dato il via a un’ondata di rivolte in tutti gli Stati Uniti. L’agente coinvolto è stato sospeso in attesa dell’esito delle indagini.
Ancora prima, di Floyd e Gordon, il 13 marzo, ad essere uccisa dalla polizia nella propria abitazione a Luisville, era stata un donna afroamericana, Breonna Taylor. Breonna era disarmata
La tendenza all’uso mortale di armi da fuoco da parte della polizia negli Stati Uniti sembra solo aumentare. Al 4 giugno 2020 risultano già 429 civili sparati, 88 dei quali erano neri. Nel 2018 i casi erano stati 996 e nel 2019 questa cifra era aumentata a 1.004 casi.
Le immagini risalgono al 23 maggio scorso e mostrano un agente bianco che chiede a un giovane afroamericano, Maurice S. Gordon, di sedere sul sedile posteriore della sua auto, in attesa dell’arrivo di un carro attrezzi dopo che il veicolo è rimasto in panne sulla Garden State Parkway di Bass River. Maurice Gordon aveva 28 anni ed era uno studente universitario.
Il video dall’interno del veicolo mostrava Gordon che si slacciava la cintura di sicurezza e cercava di uscire solo per sentirsi dire da un poliziotto, Randall Wetzel di rimanere fermo. “Continuo a dirti di non uscire dalla macchina, ma continui a saltellare fuori”, ha detto Wetzel a Gordon
Il giovane, però, tenta di occupare il posto di guida e l’agente cerca di impedirglielo, innescando una colluttazione durante la quale il poliziotto utilizza uno spray urticante. Ma il corpo a corpo prosegue fino a quando non si conclude tragicamente, con l’agente che esplode sei colpi d’arma da fuoco con la pistola di servizio, uccidendolo.
La morte del giovane Gordon risale dunque a due giorni prima di quella di George Floyd a Minneapolis, che ha dato il via a un’ondata di rivolte in tutti gli Stati Uniti. L’agente coinvolto è stato sospeso in attesa dell’esito delle indagini.
Ancora prima, di Floyd e Gordon, il 13 marzo, ad essere uccisa dalla polizia nella propria abitazione a Luisville, era stata un donna afroamericana, Breonna Taylor. Breonna era disarmata
La tendenza all’uso mortale di armi da fuoco da parte della polizia negli Stati Uniti sembra solo aumentare. Al 4 giugno 2020 risultano già 429 civili sparati, 88 dei quali erano neri. Nel 2018 i casi erano stati 996 e nel 2019 questa cifra era aumentata a 1.004 casi.
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