da "la Bottega del Barbieri
Marghera (Italia): ritorno alla normalità
di db
Ieri un incendio alla 3V Sigma, azienda chimica di Porto Marghera. Due operai gravemente feriti. Una nube nera sulla città e sulla laguna. Luigi Brugnaro, sindaco di Venezia, prima ha invitato tutti a «chiudersi in casa» ma è bastato poco per “cambiare l’aria”: «tranquilli, tornate al lavoro». Brugnaro è un «imprenditore», famoso nel mondo solamente per aver fatto togliere dalle biblioteche veneziane libri di fiabe contro le discriminazioni.
L’esplosione alla Sigma è un disastro annunciato; purtroppo annunciatissimo. Pochi mesi fa i lavoratori avevano scioperato per la sicurezza, denunciando fra l’altro l’insufficienza degli impianti anti incendio. Ricordava ieri Gianfranco Bettin in una nota: «in tutti questi anni, abbiamo sollevato, come Municipalità di Marghera, la questione della sicurezza anche nelle aziende che, a partire dal vecchio complesso del petrolchimico, si sono autonomizzate, con diversa fortuna. La mancanza di investimenti adeguati, sia sul ciclo produttivo che sulla sicurezza interna dei lavoratori e degli impianti, rende la
situazione pericolosa».
Ieri un comunicato di Rifondazione Comunista del Veneto – firmato da Renato Pancera e Paolo Benvegnù – denunciava la protesta operaia contro sfruttamento e insicurezza: «l’obbligo di fare straordinari con turni di otto ore che diventano anche di dodici e più. Questa situazione derivante dalla volontà dell’azienda di non fare nuove assunzioni non poteva che produrre la massima insicurezza in una fabbrica chimica a due passi da un quartiere di Marghera»...
I padroni italiani sono particolarmente infami e Confindustria arriva a chiedere lo «scudo penale». Ma altrove i meccanismi sono analoghi. Oggi su «Il fatto quotidiano» si racconta che a Londra le mascherine “per la sicurezza” erano custodite in un magazzino con l’amianto. Normale: scaricare danni e costi sulla comunità, incassare i profitti, trovare giudici (e legislatori) che aiutano a farla franca anche quando si commettono reati gravissimi. Si chiama capitalismo. Avvelena e uccide più di ogni altro virus noto.
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