Momenti di tensione ieri mattina davanti la Prefettura di Cosenza, dove un gruppo di persone, appartenenti al comitato PrendoCasa, ha protestato per l’insufficienza delle politiche messe in atto a sostegno delle famiglie più bisognose.
In piazza, anche gli uomini della Questura di Cosenza a controllare che fossero rispettate le misure di sicurezza e distanziamento per evitare il contagio
e il propagarsi del virus Covid 19. I manifestanti hanno tentato di
fare irruzione all’interno del Palazzo di Governo con delle cassette di
legno vuote che, a detta dei manifestanti, indicano “lo stato di crisi e
necessità delle famiglie in questo difficile momento”.
“Siamo
qui – ha spiegato Ferdinando Gentile – per rimarcare la questione
dell’emergenza abitativa, visto che non sono arrivate risposte in questi
mesi, la variazione di bilancio dai revisori non è stata fatta e ci
sono tante famiglie in difficoltà. Situazione aggravata dalla crisi
sanitaria”. Su
corso Mazzini è stato anche esposto uno striscione: “Affitti, bollette,
reddito, cassa integrazione, partita iva, posti di lavoro – Vogliamo
risposte”.
“Inoltre, – ha poi aggiunto Gentile – chiediamo che i sostegni promessi, i bonus spesa, le famose seicento euro, vengano erogati al più presto perché tanti piccoli artigiani e commercianti sono fortemente in difficoltà”.
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