Giovedì, 11
Giugno 2015
fonte:
Infoaut.org
Milano, tutti prosciolti per i
saluti romani durante cerimonia per Ramelli di un anno fa
La decisione del gup che riguarda anche il cantante
Skoll e l'ex consigliere provinciale di FdI difesa da Larussa che contrasta con
i rinvii a giudizio disposti per un episodio simile del 2013. Delusione
dell'Anpi: "Chiara la connotazione fascista"
10 giugno 2015 |
"Il
fatto non sussiste, tutti prosciolti". Se la sono cavata i
dieci militanti di estrema destra accusati di apologia del fascismo per
aver fatto il saluto romano durante la commemorazione a Milano di Sergio
Ramelli, Enrico Pedenovi e Carlo Borsani, nell'aprile 2014 e prosciolti dal gup
di Milano Donatella Banci Buonamici. Per due di loro - Marco Clemente e Matteo
Ardolino, che avevano scelto di essere processate con rito abbreviato - il
pm Piero Basilone aveva chiesto la condanna a tre mesi di reclusione e a una
sanzione da 206 euro, mentre per gli altri otto imputati era arrivata la
richiesta di rinvio a giudizio. Tra gli imputati, il cantante Federico 'Skoll'
Goglio e l'ex consigliere provinciale di Fratelli d'Italia Roberta Capotosti,
filmata mentre faceva il saluto romano da un consigliere comunale del, che ne aveva chiesto a
gran voce le dimissioni. Oggi il gup ha prosciolto tutti, accogliendo le richieste dei difensori.
I militanti erano accusati di aver violato la legge Scelba del 1952, che
punisce l'apologia del fascismo, per aver compiuto durante la commemorazione
"manifestazioni usuali del disciolto partito fascista" come "la
'chiamata del presente', il cosiddetto 'saluto romano', l'esposizione di uno
striscione inneggiante ai camerati caduti e di numerose bandiere con croci celtiche".
Per episodi simili, avvenuti l'anno precedente, nell'aprile 2013, il gup di
Milano Elisabetta Meyer aveva rinviato a giudizio
16 persone, tra cui alcuni dei militanti prosciolti oggi per i fatti del 2014. Il processo a loro carico si è
aperto lo scorso 26 maggio.
Soddisfatto il deputato di Fratelli d’Italia ed ex ministro Ignazio La Russa, avvocato penalista difensore della Capotosti. "La decisione presa oggi da un magistrato libero da pregiudizi ci aiuta a rimarginare una ferita aperta da 40 anni, dall'uccisione di Ramelli – dice - il gup ha accolto le nostre argomentazioni perché siamo convinti che non è stato commesso alcun reato e non c'era la volontà di fare propaganda. Ora la figura di Ramelli deve essere riconsegnata alla comunità nazionale e non solo a una parte del Paese e deve essere impedito che diventi simbolo di estremismo".
Secondo l'avvocato Federico Sinicato, legale dell'Anpi, parte civile nel procedimento, invece, il proscioglimento dei dieci militanti è "grave" in quanto "gesti e simboli avevano una chiara connotazione fascista". L'avvocato ha sottolineato, quindi, che "due diversi gup hanno dato una valutazione opposta delle stesse condotte".
Soddisfatto il deputato di Fratelli d’Italia ed ex ministro Ignazio La Russa, avvocato penalista difensore della Capotosti. "La decisione presa oggi da un magistrato libero da pregiudizi ci aiuta a rimarginare una ferita aperta da 40 anni, dall'uccisione di Ramelli – dice - il gup ha accolto le nostre argomentazioni perché siamo convinti che non è stato commesso alcun reato e non c'era la volontà di fare propaganda. Ora la figura di Ramelli deve essere riconsegnata alla comunità nazionale e non solo a una parte del Paese e deve essere impedito che diventi simbolo di estremismo".
Secondo l'avvocato Federico Sinicato, legale dell'Anpi, parte civile nel procedimento, invece, il proscioglimento dei dieci militanti è "grave" in quanto "gesti e simboli avevano una chiara connotazione fascista". L'avvocato ha sottolineato, quindi, che "due diversi gup hanno dato una valutazione opposta delle stesse condotte".
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