GIORNATA DI LOTTA: i Disoccupati Organizzati: non vogliamo misure paraelettorali per pochi disoccupati
con figli da mantenere, da sempre in lotta,
oggi si sono uniti agli lavoratori degli
appalti comunali e amiu.
E le loro rivendicazioni sono state
anche nell'incontro molto precise e
chiare:
- i cantieri di cittadinanza perchè non
siano solo uno spot elettorale di
Regione e governo, devono essere estesi
a tutti i disoccupati;
questo vuol dire togliere quei paletti che
restringono a pochi "disperati" la possibilità
di usufruire di questa misura, allargare fondi
e numero di posti di lavoro;
- chiediamo un impegno preciso all'Ass.
al lavoro sull'assunzione dei
disoccupati nella nuova raccolta differenziata che inizierà a Paolo VI
(a inizio estate);
- un impegno diretto del Comune anche per i corsi di formazione a questo scopo, investendo di questo Enti, come la Scuola edile.
Su questo l'ass. Cosa farà alcune verifiche.
MA OCCORRE MOLTO MA MOLTO DI
PIU'.
I Disoccupati e le disoccupate a Taranto
sono migliaia e non si può rispondere
con mini misure tampone, per pochi
mesi e pochissimi soldi.
Il lavoro ci può e ci deve essere, ma anche
qui occorre un piano di vere assunzioni
stabili, a partire dalla raccolta differenziata
e ciclo rifiuti.
PER QUESTO I DISOCCUPATI ORGANIZZATI
SLAI COBAS SI SONO DATI INSIEME
AGLI OPERAI DEGLI APPALTI
APPUNTAMENTO AL 4 MAGGIO.
GIORNATA DI LOTTA: i lavoratori degli appalti comunali:
basta con un lavoro sempre precario e sottopagato
Questa mattina vi erano anche rappresentanti
dei lavoratori degli altri appalti Amiu e
comunali, a denunciare lo scandalo di appalti
tutti in scadenza, tutti a rischio perdita di
posti di lavoro o di ore, tutti con gare al
massimo ribasso; e con alcuni appalti che
vanno avanti da anni con mini
proroghe - un esempio è l'appalto del verde
per cui è in corso una gara aperta per
la bellezza di... 88 giorni di lavoro!
Nell'incontro un lavoratore rappresentante
slai cobas ha detto: Basta con questi lavori
sempre precari, nessuno di noi ce la fa a
vivere e mantenere una famiglia con 480
euro al mese!
Ma ha anche spiegato ad assessori e presidente/dirigente dell'Amiu, come
ùquesto andazzo di mini appalti è anche un maggior costo per il Comune
e quindi per i cittadini.
Lo Slai cobas ha potato delle precise proposte:
un appalto-ponte di almeno 6 mesi per tutti gli appalti in scadenza,
garantendo posti di lavoro e ore;
fare un piano generale che permetta di unificare tutti i servizi di
pulizia, guardiania, ecc. in un solo appalto, creando anche una
multiservizi che occupi tutti i lavoratori attualmente divisi e
quindi più deboli, stabilendo contratti dignitosi uguali per tutti.
Su questo il Comune ha dichiarato di
voler lavorare in questa direzione.
Ma occorrono piani precisi e tempi certi,
hanno detto i lavoratori slai cobas - e i
tempi massimi sono questi sei mesi.
UNA NUOVA MOBILITAZIONE CI
SARA' IL 4 MAGGIO
una lavoratrice della pasquinelli salita sul nastro durante il blocco |
selezione e questa mattina gli operai della pasquinelli erano in sciopero,
indetto dallo Slai cobas sc, e in presidio sotto il Comune. Al presidio, e
poi all'incontro con Comune e Amiu, gli operai hanno portato tutta la loro
rabbia, contro i licenziamenti annunciati, a sorpresa, dalla coop. L'Ancora
per tutti i 23 operai, lì dove invece negli incontri precedenti si trattava per
migliorare, ampliare il servizio e dare finalmente stabilità ai lavoratori, dopo
due proroghe.
Come ha detto una lavoratrice all'incontro: abbiamo dato in questi anni la
nostra salute per questo lavoro, tuttora lavoriamo costantemente sotto
rischio di amianto, di pungerci con siringhe piene di sangue (vedi foto sotto
di un lavoratore che è dovuto andare per la seconda volta al pronto soccorso),
di toccare materiale tossico, di avere dolori alle braccia, spalle, ecc., e ora ci
volete buttare in mezzo ad una strada!?...
NON VE LO
PERMETTEREMO!!
prendere degli impegni precisi:
- nessun lavoratore sarà licenziato
- tutti i 23 lavoratori rientreranno contemporaneamente nel
- nuovo appalto, indipendentemente se resta la stessa ditta o viene una nuova
- se ci fossero problemi di tempi tra la fine di questo appalto, il 5 maggio, e il
nuovo, vi sarebbe comunque continuità del lavoro e gli operai non
perderebbero nè un giorno nè un'ora di lavoro.
Ma, chiaramente non bastano gli impegni a parole, ci vogliono passi concreti
e precisi.
Non solo. restano tutti i problemi di prima: carico di lavoro eccessivo,
necessità del terzo turno e incremento di personale, problemi di sicurezza
e di salute.
Per questo i lavoratori hanno deciso di continuare lo stato di agitazione;
il 28 aprile si riuniranno alle 18,30 nella sede slai cobas per decidere nuove mobilitazioni, e si preparano alla nuova giornata di lotta del 4 maggio,
giorno di apertura delle buste della nuova gara d'appalto.
un lavoratore pasquinelli mostra il referto del pronto soccorso. In pochi giorni per la seconda volta si punge ad una siringa infetta |
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