Scattano le prime denunce per le tensioni e i
tafferugli tra ciclisti e poliziotti avvenuti ieri sera durante la “critical
mass” nel centro di Torino, la pedalata organizzata per attraversare la città
pedalando tutti insieme rallentando e bloccando il traffico delle auto andando
in bici lungo tutta la carreggiata.
La questura di Torino ha denunciato 4 persone per resistenza a pubblico ufficiale. Tra questi anche un anarchico, incensurato, dell'ex Asilo di via Alessandria, centro sociale sgomberato nelle scorse
settimane dalla polizia dopo anni di occupazione. Durante la manifestazione altre 15 erano state identificate e la loro posizione è al vaglio della Digos che seguiva con attenzione la manifestazione in virtù della presenza tra i ciclisti di attivisti dell'ex Asilo occupato e del Barrocchio, vicini all'area anarchica, e del centro sociale Askatasuna, legato all'autonomia.
A provocare le prime tensioni sarebbe stata la decisione dei manifestanti di girare in tondo nel grande incrocio per bloccare il traffico tra corso Vittorio Emanuele II e corso Umberto I. A quel punto sarebbe intervenuta la polizia per prendere i documenti ai manifestanti che, secondo le testimonianze dei ciclisti, avrebbe colpito due di loro, facendo salire ulteriormente la tensione. “Sono stupita della reazione spropositata che c'è stata. Le critical mass sono manifestazioni pacifiche da sempre per rivendicare lo spazio nelle strade da parte delle persone. Siamo nella città più inquinata d'Italia e non viene fatto nulla per ridurlo e questa è la reazione a chi manifesta per cambiare le cose” attacca Elisa Gallo di Bike Pride, l'organizzazione legata alla Fiab che da sempre organizza manifestazioni ed eventi per sostenere la mobilità a due ruote.
La questura di Torino ha denunciato 4 persone per resistenza a pubblico ufficiale. Tra questi anche un anarchico, incensurato, dell'ex Asilo di via Alessandria, centro sociale sgomberato nelle scorse
settimane dalla polizia dopo anni di occupazione. Durante la manifestazione altre 15 erano state identificate e la loro posizione è al vaglio della Digos che seguiva con attenzione la manifestazione in virtù della presenza tra i ciclisti di attivisti dell'ex Asilo occupato e del Barrocchio, vicini all'area anarchica, e del centro sociale Askatasuna, legato all'autonomia.
A provocare le prime tensioni sarebbe stata la decisione dei manifestanti di girare in tondo nel grande incrocio per bloccare il traffico tra corso Vittorio Emanuele II e corso Umberto I. A quel punto sarebbe intervenuta la polizia per prendere i documenti ai manifestanti che, secondo le testimonianze dei ciclisti, avrebbe colpito due di loro, facendo salire ulteriormente la tensione. “Sono stupita della reazione spropositata che c'è stata. Le critical mass sono manifestazioni pacifiche da sempre per rivendicare lo spazio nelle strade da parte delle persone. Siamo nella città più inquinata d'Italia e non viene fatto nulla per ridurlo e questa è la reazione a chi manifesta per cambiare le cose” attacca Elisa Gallo di Bike Pride, l'organizzazione legata alla Fiab che da sempre organizza manifestazioni ed eventi per sostenere la mobilità a due ruote.
Torino, la "critical mass" dei ciclisti degenera: scontri con la polizia
Scontri tra poliziotti e ciclisti, questa sera a
Torino, in occasione di una "critical mass", manifestazione serale con cui chi
va in bici si "riappropria" in qualche modo delle vie della città. Per motivi
ancora da ricostruire con precisione, all'angolo tra corso Vittorio Emanuele e
corso Re Umberto, in centro, sono scoppiati tafferugli tra i ciclisti e la
polizia che è poi intervenuta in forze dalla vicina questura. A provocare le
prime tensioni sarebbe stata la decisione dei manifestanti di girare in tondo
nel grande incrocio per rallentare il traffico. A quel punto sarebbe intervenuta
la polizia, che, secondo i ciclisti, avrebbe colpito due di loro. Risultato,
tafferugli al centro della carreggiata e traffico completamente bloccato.
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