La crisi del capitale è così
profonda e di così lunga durata che impedisce ai padroni di continuare a fare
lo stesso volume di profitti e reggere anche la concorrenza a livello
internazionale; ciò richiede, per dirla in breve, che quasi tutti i soldi che
lo Stato ha a disposizione vadano alle aziende private e si taglino quelle
spese che sono considerate superflue. Alcune di queste spese sono quelle per
enti locali, regioni, province e comuni, dal nord al sud, che infatti negli
anni sono stati tagliati così tanto che i servizi non possono più essere
garantiti, e l’insieme delle infrastrutture va a pezzi!
La Regione siciliana, per
esempio, “governata” dall’attuale presidente della Regione, il “fascista per
bene” Musumeci, definito anche “presidente fantasma” per l’inconsistenza
assoluta del suo governo, ha approvato una finanziaria che fa acqua da tutte le
parti. È stata approvata solo per tenere il passo con le scadenze ufficiali e
non far ricorso ancora una volta all’esercizio provvisorio! Ma tra qualche
giorno dovrà essere rivista con eventuale rimpasto o crisi di governo.
In questo si inserisce il caso
delle ex Province della Sicilia che diventa così eclatante che Musumeci ha ritenuto
opportuno convocare per oggi senatori e deputati siciliani per farsi dare una
mano e “contrattare” con il governo centrale condizioni finanziarie più
favorevoli… necessarie come l’acqua a Musumeci e a tutti i politicanti
parassiti dell’Isola visto che si avvicinano le elezioni Europee!
Le contraddizioni nel campo della
borghesia diventano ogni giorno più forti e visibili, e questo è un bene!
**
L’iniziativa
Ex Province in crisi, Musumeci chiede aiuto ai parlamentari nazionali
Nessun commento:
Posta un commento