lo dicevamo durante il processo lo ribadiamo oggi - l'unica giustizia è quella proletaria!
Thyssen, i legali dei manager tedeschi: imprecisa, la sentenza italiana non è applicabile
Richiesta shock in Germania: archiviate la condanna
“La sentenza Thyssen emessa in Italia non è eseguibile in Germania”. I legali tedeschi di Harald Espenhahn, amministratore delegato delle acciaierie, e Gerald Priegnitz, consigliere del gruppo, condannati in Cassazione rispettivamente a 9 anni e 8 mesi, e a 6 anni e 10 mesi, come responsabili dell’incendio in cui morirono sette operai nella notte tra il 5 e il 6 dicembre 2007, hanno presentato ufficialmente il 18 dicembre una mozione per chiedere l’archiviazione della sentenza Thyssen, sostenendo che al pronunciamento del 13 marzo 2016 si è arrivati con un procedimento che presenta difformità procedurali tra codice italiano e tedesco. Ed è perciò inapplicabile.
Il giudice di Hessen che dovrà eseguire la sentenza italiana, stato intervistato da un inviato della trasmissione tv "le Iene", non ha in effetti escluso che l’intero processo possa concludersi davvero con un colpo di spugna, dopo che da oltre due anni l’Italia attende di vedere applicata la giustizia anche nei confronti degli imputati tedeschi. In carcere in Italia, invece, stanno scontando la pena gli altri quattro manager della multinazionale condannati.
Il caso, se davvero entro un mese dalla Germania dovesse arrivare una archiviazione della condanna di Hespenhahn e Priegnitz, si preannuncia già come incidente diplomatico. Solo il 6 febbraio scorso i famigliari dei sette operai uccisi dodici anni fa in visita al ministero della Giustizia, hanno sollecitato una definizione del processo anche per i due manager tedeschi.
Il giudice di Hessen che dovrà eseguire la sentenza italiana, stato intervistato da un inviato della trasmissione tv "le Iene", non ha in effetti escluso che l’intero processo possa concludersi davvero con un colpo di spugna, dopo che da oltre due anni l’Italia attende di vedere applicata la giustizia anche nei confronti degli imputati tedeschi. In carcere in Italia, invece, stanno scontando la pena gli altri quattro manager della multinazionale condannati.
Il caso, se davvero entro un mese dalla Germania dovesse arrivare una archiviazione della condanna di Hespenhahn e Priegnitz, si preannuncia già come incidente diplomatico. Solo il 6 febbraio scorso i famigliari dei sette operai uccisi dodici anni fa in visita al ministero della Giustizia, hanno sollecitato una definizione del processo anche per i due manager tedeschi.
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