FASCISTI ASSAI MAL TRAVESTITI
Nella stessa giornata in cui gli italiani saranno chiamati
alle urne per rinnovare la composizione del Parlamento borghese, i residenti di
tre regioni – Lazio, Molise, e Lombardia – dovranno fare altrettanto anche per
le assemblee elettive regionali; nell’ultima dell’elenco i principali candidati
saranno tre: quello socialdemocratico, Onorio Rosati, Giorgio Gori per la
destra moderata, e Attilio Fontana per quella radicale.
Quest’ultimo, nelle scorse ore, è stato il protagonista
assoluto di questo momento pre elettorale asserendo – riferendosi alla
questione accoglienza dei migranti – che «non possiamo accoglierli tutti. Non
possiamo perché tutti non ci stiamo. Dobbiamo decidere se la nostra etnia, la
nostra razza
bianca, la nostra società deve continuare ad esistere, o deve essere cancellata» (si veda il Televideo Rai di lunedì quindici gennaio).
bianca, la nostra società deve continuare ad esistere, o deve essere cancellata» (si veda il Televideo Rai di lunedì quindici gennaio).
Dichiarazioni farneticanti alle quali lo stesso cerca di
mettere una pezza dicendo che si è trattato di «un lapsus, un errore espressivo.
Intendevo dire che dobbiamo riorganizzare un’accoglienza diversa che rispetti
la nostra storia e la nostra società»: il problema però è che, parole del
genere di quello uscito dalla bocca del politicante lombardo, sono indicatori
di che razza di gentaglia si candida a governare gli italiani.
Per chi dovesse pensare che questo sia un esempio estremo
dovuto alla cultura (?!?) politica di chi deve convincere potenziali elettori
xenofobi, razzisti, e fascisti, ecco che nelle stesse ore arriva la storia del
sedicente democratico Maurizio Sguanci, presidente del Quartiere Uno di
Firenze: questi, sulla sua pagina presente su una nota rete sociale, scrive che
«nessuno ha fatto quanto Mussolini in venti anni» di dittatura fascista.
Ci si chiede se questi due assai poco “signori” abbiano mai
letto la Costituzione della Repubblica Italiana alla quale hanno giurato
fedeltà al momento del loro investimento nella carica pubblica che detengono, o
hanno detenuto: quello stesso documento, posto a fondamento del vivere civile
in Italia, dichiara illegale la ricostruzione sotto qualunque forma del
disciolto partito fascista, mentre una recente legge - conosciuta con il nome
del deputato democristiano Emanuele Fiano - ne vieta l'apologia.
Bosio (Al), 16 gennaio 2018
Stefano Ghio - Proletari Comunisti Alessandria/Genova
http://pennatagliente.wordpress.com
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