Notre-Dame-Des-Landes: VICTOIRE!
17 GENNAIO 2018
Colpo di scena in Francia, il
governo Macron decide di abbandonare il progetto del mega “aeroporto del Grand
Ouest” ovvero quello di Notre-Dame-Des-Landes ormai in dibattito da 50 anni.
Contrade: storie di ZAD e notav
Notre-Dame-Des-Landes: VICTOIRE!
Notre-Dame-Des-Landes: VICTOIRE!
Il primo ministro francese,
Edouard Philippe, ha dichiarato oggi che “non ci sono le condizioni per
continuare il progetto dell’aeroporto di Notre-Dames-Des-Landes. Un tale
progetto di pianificazione che strutturera il territorio per un secolo non può
farsi in un contesto di opposizione esacerbate tra due parti quasi uguali della
popolazione”
Protestano politici di destra e
sinistra, denunciando “una capitolazione davanti alla violenza” o “l’abbandono
dello Stato di diritto”, tuttavia sembra proprio che la scelta
dell’ammodernamento dell’aeroporto già esistente, quello di Nantes-Atlantiques,
sia ormai presa.
La zona di Notre Dame des Landes
era occupata da ormai dieci anni da contadini e allevatori supportati da
centinaia di attivisti che avevano creato la Zone A Defendre (ZAD) per impedire
con tutti i mezzi l'ennesima violenza sui territori in nome del profitto.
Nel 2012 il governo francese
aveva tentato una prova di forza inviando centinaia di agenti per sgomberare
gli occupanti trovando una strenua resistenza. Un corteo di decine di migliaia
di persone aveva poi permesso di occupare di nuovo la ZAD e ricostruire le case
distrutte dalla furia della polizia.
Il primo ministro ha ora
annunciato anche il “ritorno alla legalità”, chiedendo la dipartita degli
occupanti della Zad, la liberazione delle strade e minacciando lo sgombero. Già
da qualche settimana sembrerebbe che mezzi di polizia e gendarmerie stiano
confluendo verso Nantes.
Anche se la decisione del governo
non era scontata, in realtà questo scenario era già prevedibile negli ultimi
mesi. Infatti a inizio febbraio scadrà la Dichiarazione di Utilità Pubblica
sulla zona del futuro aeroporto, indispensabile per la continuazione del
progetto. In previsione di questo rinnovamento, il governo aveva convocato
degli esperti che per la prima volta dovevano prendere in conto tutte le
opzioni possibile, anche la famosa “opzione 0”, quella di non realizzare la
grande opera. Da allora sempre di più il problema mediatico si era spostato
dalla necessità di costruire un aeroporto alla necessità di evacuare la Zad,
territorio in mano ai ribelli in lotta contro la République.
In previsione, il movimento aveva
già lanciato l’appello per una grande giornata di mobilitazione il 10 febbraio
per ribadire la propria intenzione di restare sul posto. Nel comunicato di
annuncio della fine del progetto, il movimento ringrazia tutti quelli che hanno
partecipato e permesso questa vittoria storica. Ribadisce le rivendicazioni che
chiedono il ritorno dei contadini espropriati sulle loro terre, il rifiuto
dell’espulsione di che è venuto ad abitare sulla zona per difendere il
territorio e la volontà di prendere in carico collettivamente, sul lungo
termine, le terre della Zad, rifiutandone il controllo da parte delle
istituzioni e rivendicando di potere continuare a fare vivere questo spazio di
esperimento sociale, ambientale e agricolo.
Feste, presidi e cortei sono
previsti in molte città francesi questa sera, mentre vari commenti ricordano il
fallimento del tentativo di evacuare la ZAD nel 2012 e promettono di
raddoppiare la resistenza in caso di nuovo intervento della gendarmerie.
Da Nantes révoltée:
50 anni di lotta. 10 anni di
occupazione dell'area. Di manifestazioni memorabili. Decine di migliaia di
persone - contadini, cittadini, occupanti, giovani e meno giovani, rivoltosi e
non - che camminano insieme, per le strade di Nantes o per i sentieri di
Notre-Dame-Des-Landes. Di risa e di pianti. Di battaglie e barricate nei
boschi. Di giornate di ricostruzione nel fango. Di incontri e notti di festa.
Di culture che alimentano le lotte. Di decine di comitati locali. Di minacce, e
sostegno... e alla fine: la vittoria! Il governo abbandona ufficialmente il
progetto di costruzione dell'aeroporto.
Ovviamente, la minaccia di uno
sgombero parziale incombe sempre sulla ZAD. I media si affrettano ad offuscare
la vittoria e il governo cercherà di punire le lotte, mostrando davanti alle
telecamere la "fermezza e l'autorità" che va blaterando da mesi in
TV. Ad esempio, mettendo in atto incursioni poliziesche, inutili quanto
pericolose, sulla zona.
Ma per la prima volta da tanto,
troppo, tempo una mobilitazione ha messo in scacco il governo in Francia. Non e
' solo il successo di Notre-Dame-Des-Landes. È un segnale per quelli e quelle
che lottano, qui come altrove, e in particolare per quanti e quante lottano
contro i progetti che distruggono i territori: vincere è possibile! Non sono
sempre le multinazionali e la loro sbirraglia a portarla a casa alla fine.
L'abbandono del progetto di costruzione dell'aeroporto è una vittoria storica.
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